Tradimento dell’8 marzo. L’idea non più cavalca
Storie 8 Marzo
L’idea non più cavalca
Ragazza col futuro tra le dita
Poesia di Federico Berti
L’idea non più cavalca il temporale
non sentirai il fervore e la passione
ma per le strade il chiasso abituale
intorno ai pochi avanzi del padrone.
E’ un grande mercatino del dissenso
lo sciopero a progetto in fila indiana
nel desolante sonno del buon senso
che domina la vita quotidiana.
Tu non sarai la preda sottomessa
tu non sarai l’Amazzone tradita
una bandiera logora e dismessa.
Ragazza col futuro tra le dita
indossa la tua pelle di leonessa
e lotta per la gioia della vita!
L’8 Marzo oggi
Come abbiamo visto la giornata internazionale della donna non è solo un’occasione per vendere più mimose possibile, fiore che oltre tutto fu scelto proprio per la sua disponibilità in quel periodo dell’anno e che si prevedeva andasse raccolto in natura, non acquistato da un fioraio. La ricorrenza è simbolo di una lotta per le pari opportunità e la dignità di genere iniziata già nel romanticismo borghese, proseguita nei movimenti operai e contadini ed istituzionalizzata per la prima volta nell’Unione Sovietica di Lenin, che per prima sanciva la parità dei diritti e doveri tra uomini e donne per costituzione. La leggenda del rogo nella fabbrica è successiva e si riferisce a un fatto realmente accaduto, a parte il nome dell’opificio che si dovette cambiare per motivi giudiziari. Con l’affermarsi del revisionismo storico e il cadere degli ideali di libertà, lotta di classe e socialismo progressista, la giornata si trasforma gradualmente in una replica delle tante ricorrenze strumentali. Non più audace di Halloween o San Valentino, è quella sera dell’anno in cui le donne vanno insieme allo spettacolo dello spogliarello.