Internet, tradimento e illusione. Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo. Libro, Ebook.

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Il tradimento virtuale

Un male del nostro tempo

In collaborazione con Villa Maia
via Altura 7, Monghidoro (Bologna)

Un mondo malato

“Anche al mio tempo sarei stata gelosa delle lettere. Il fatto che le mandi in giro vuol dire che qualcosa non va: è un disagio, quindi un tradimento anche se molti dicono che è solo un gioco. Una del mio paese era fidanzata, innamoratissimi, poi arriva una lettera di un’altra che diceva di aver avuto un bambino da lui. La moglie disse è finita, venne il suocero e spiegò che era stata una cattiveria, quella era solo una donna di strada che andava con tutti; una volta si considerava normale che il marito avesse delle amanti, quando faceva le cose con discrezione. Bastava che in casa fosse rispettoso, era quasi un punto d’onore per gli uomini andare nelle case chiuse, tant’è che i padri stessi ci portavano i figli per iniziarli. Non veniva considerato un tradimento, quello.  Se voi sentite oggi le ragazze sono molto più disinibite, anche nel linguaggio, è un bene la libertà ma ora stiamo passando il segno: se una prostituta adesca mio marito con delle volgarità e lui risponde ma solo a parole, vuol dire che sconnette il cervello dalle mani che scrivono, come quando noi donne facciamo i lavori a maglia. La colpa qui l’uomo non ne ha perché non c’è la mente; però è ancora più preoccupante, perché  vuol dire che i nostri nipoti crescerà una generazione di automi. Per quanto bravi, gesti meccanici”.

Internet e il tradimento

Un abisso in superficie Angela Valentino libro

“A me è una cosa che non andrebbe bene, difficile da accettare anche perché grazie al cielo noi siamo diversi dal cane e dal gatto, dobbiamo avere la testa collegata giorno e notte. Il fatto è quanti sono, tanti, troppi: divorziano perché magari si sono sposati con leggerezza; è questo che poi ti permette di perdonare, il valore che dai al matrimonio. Non è più un obbligo come una volta stare insieme. Tanti matrimoni si disfano su cose leggere perché sono inconsistenti fin dall’inizio. Anche a me darebbe fastidio però voglio dire 67 anni siamo stati insieme, a un certo punto uno ci pensa prima di far saltare ogni cosa: direi senz’altro che è una cosa grave, ma non merita di mandare all’aria un matrimonio. Se tutti noi dovessimo divorziare per una cosa tanto diffusa, un malessere d’epoca, dove andremmo a finire! Avevo una badante  che si sentiva in questo Internet con tanti uomini, ce ne sarà cascato pure uno sposato! Non possiamo disfare tutto, dobbiamo risolvere il problema. Noi ci raccontiamo le favole, ma una volta a noi insegnavano a distinguere tra fantasia e realtà. C’è da tenerci dietro alla gioventù, ora tramite Internet è un continuo, bisogna metterli in guardia che il mondo non è sempre buono. Penso che non abbiamo più una visione giusta delle cose, siamo pronti a prendere un abbaglio perché veniamo bombardati troppo. Un tempo si dava più credito alla persona che viveva  con noi, adesso prendi un’infilata ed è subito quella. Ricordo una signora si sposò per procura che lui era in Africa, poi dopo anni decise di andare a trovare il marito ma quando stava per partire la nave si fermò nel porto e lei s’innamorò una notte d’un altro, alla fine s’è sposata con quello: sai com’è per procura forse era stata solo una promessa, un bel ragazzo anche. Resta il fatto che a me darebbe fastidio e c’è qualcosa da sistemare, ma per conto mio ho ammirato molto la Illary Clinton che è passata sopra a quel fatto del marito, poi magari non sappiamo a casa quante glie ne ha date sul groppone ma da fuori non s’è visto nulla”.

Adescati in Internet

“E’ un mondo malato, ai miei tempi c’era più unione, più fiducia. Avevano anche il buon senso di non riportare  cose sentite da un altro, adesso credono più facilmente anche alle malelingue. Pensa i vecchi adescati in Internet o al telefono e poi assaliti dai ladri, convinti che dicano il vero poi rimangono fregati. Questa la conseguenza, ormai si è talmente soli che uno alla fine si lascia condizionare dal primo arrivato, voi pensate a quelli che li trovano morti in casa dopo mesi, incontri il vicino di casa in ascensore non lo conosci nemmeno. La sera quelle riunioni nel cortile, non si fanno mica più. Ci vuole molta forza di carattere a perdonare certe cose, non si può dire sospetto di mio marito e continuo a sospettare. Bisogna vedere nel tempo. Ad ogni modo quando non puoi parlare direttamente con una persona, non vedi gli occhi, non senti la voce, uno abbocca. Dice cose che non vorrebbe dire perché quasi quasi diventa un gioco. Io avevo un marito bello come un dio greco, ma non sono stata a pensare se mi tradisse perché non avrei più vissuto: lui che faceva il meccanico mi raccontò di certe macchine che si apriva lo sportello e quando scendevano era tutta una mostra di gambe e di mutande se ne avevi. Non gli ho mai dato importanza, anche perché cos’è in realtà un tradimento? Se non ha codazzo, è una cosa momentanea. La toccata e fuga, mica una sinfonia: se non c’è continuità, se è solo uno scambio occasionale di chiacchiere per quanto siano, non è colpevole perché oramai questo computer è dappertutto. Certo se poi diventa la quinta e la nona allora no. Cyrano de Bergerac diceva che un bacio è un apostrofo rosa tra una parola e l’altra, però da Monghidoro non c’è passato quello lì perché le macchine allora non c’erano, venivi su a cavallo era ben lunga. Io dico il matrimonio va salvato se i due vanno d’accordo, altrimenti meglio salutarsi. Quando la pianta è buona si taglia il ramo malato e via”.

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