Tehran. Italian song. Music and words by Federico Berti
Federico Berti
Tehran
Italian folk song
Music and lyrics Federico Berti
Premio della critica ‘G.Daffini’ 2022
Un vento gelido spazza le nuvole
l’onda più alta nel sollevar
fra i tuoi capelli disciolti mormora
sotto le vesti lui s’infilerà
Un vento gravido di tutti i pollini
se ti sospinge lasciati portar
impugna il velo come una bandiera
non puoi opporti e non gli puoi scappar
Il vento è un angelo che vola libero
non puoi vederlo e non lo puoi scacciar
sfonda le porte, sbatte le finestre
fienili e case viene a scoperchiar.
Il vento è un diavolo che suona il piffero
e quando soffia non lo puoi fermar
sulle montagne tra le valli ombrose
ti toglie il sonno a forza di fischiar
Guarda nel cielo limpido
quanti cigni imparano a volar
senti quel canto eretico:
“Viva la libertà!”
Vola lo stormo intrepido
tra le giberne dei cacciator
senti quel coro lirico:
“Fermate il dittator!”
Nel vento danzano nel vento muoiono
e molti uccelli moriranno ancor
ad ogni sparo più in alto salgono
il loro canto incute già timor
A tutti quelli che ancora dormono
canta il poema della libertà
puoi dirlo forte ai quattro venti
che prima o dopo il vento fischierà
Guarda nel cielo limpido
quanti cigni imparano a volar
senti quel canto eretico:
“Viva la libertà!”
Vola lo stormo intrepido
tra le giberne dei cacciator
senti quel coro lirico:
“Morte al dittator!”