Tascam DR40X. Chitarra acustica, 4 microfoni. Registrazione professionale
Tascam DR40X
Chitarra acustica, 4 microfoni
Ardour5. Registrazione professionale
Articolo di Federico Berti
Alcuni accorgimenti utili per registrare in casa la chitarra acustica a una qualità professionale, utilizzando un Tascam DR40X multitrack recorder, una chitarra acustica amplificata e un microfono esterno. Per prima cosa, il setting dell’equipaggiamento. Suggerisco di posizionare il microfono esterno in modo tale che punti verso l’innesto del manico nella cassa, inclinato leggermente in modo da non ricevere il suono in modo perfettamente frontale. Alla sinistra di questo microfono esterno, disporremo il nostro Tascam D40X con i suoi due microfoni interni divaricati in modo che puntino l’uno verso destra, l’altro verso sinistra. Il multitrack recorder va disposto con la stessa inclinazione che noi diamo al manico della chitarra nel suonarla, affinché uno dei due microfoni punti verso la paletta, l’altro verso la parte più bassa della cassa armonica. Il quarto microfono è quello interno allo strumento musicale, che possiamo controllare direttamente dai potenziometri.
Con questo settaggio dell’equipaggiamento, il nostro Multitrack Recorder, riuscirà a catturare il suono della chitarra acustica prelevandolo da quattro punti diversi dello strumento: l’interno della cassa, l’esterno della tavola armonica, la buca e il manico. Se proveremo a incidere, il sistema assegnerà ognuno di questi sensori a una delle due tracce audio finali, così da restituire il suono in immagine stereo. Per la precisione i due microfoni interni al DR40X (quindi il suono che proviene dal manico e dalla tavola armonica) saranno inviati al canale sinistro in modo tale che il microfono interno a sinistra dello schermo esca dall’auricolare destro della cuffia e viceversa, il microfono interno alla destra dello schermo si possa ascoltare dall’auricolare sinistro della cuffia. E’ importante tener presente questa inversione del destro col sinistro, perché ci permetterà di monitorare la posizione migliore dei microfoni e dello strumento. Se non tenessimo conto del fatto che il suono del microfono sinistro va a destra non riusciremmo a regolare il suono.
Il jack della chitarra acustica amplificata possiamo collegarlo a uno dei due ingressi esterni del DR40X, mentre il terzo microfono esterno, quello che punta alla metà della lunghezza complessiva delle corde prelevando il suono dalla buca, andrà a servirsi dell’altro ingresso, il destro. Anche in questo caso, nel monitoraggio dovremo tenere a mente l’inversione delle parti, ovvero l’ingresso esterno del multitrack recorder contrassegnato da una lettera L finirà in realtà nell’auricolare destro della cuffia, mentre quello contrassegnato dalla lettera R finirà nell’auricolare sinistro. Può darsi che nei nuovi upgrade la Tascam si accorga del controsenso e provveda a indicare correttamente i canale destro e sinistro, per il momento risulta invertito. Se si vuol fare una prova, è sufficiente collegare i quattro microfoni uno alla volta e suonare tra l’uno e l’altro collegamento, in modo che sulle due tracce stereo importate in Ardour si possa vedere con facilità dove finisca il suono della traccia sinistra e dove quello della traccia destra.
Riassumendo, nel collegare i quattro microfoni al multitrack recorder DR40X della Tascam, avremo un primo canale dedicato ai microfoni interni e un secondo canale per i collegamenti esterni ovvero per il microfono e per il jack della chitarra. Entrambe questi canali hanno l’immagine stereo invertita, entreranno perciò nella nostra cuffia dal lato opposto a quello cui sono apparentemente assegnati. Si fa notare che il DR40X della Tascam è predisposto anche per l’ingresso dei microfoni dinamici e dei cavi Cannon. Detto questo, possiamo passare ai settaggi interni al software di acquisizione del suono, nel nostro caso Ardour5 multitrack editor per Linux. Una volta importate le tracce, individuata correttamente la posizione del canale destro e di quello sinistro, assegneremo alcuni effetti di base per processare il suono ottimizzandolo. Vi sono come ben sappiamo impostazioni che dipendono solo dalle scelte musicali dell’artista o dal gusto del tecnico, altre che sono invece comuni più o meno a tutte le situazioni.
Non resta che bilanciare in Ardour le quattro tracce, tenendo presente che il microfono interno orientato verso le prime posizioni del manico cattureranno le frequenze più alte e registreranno anche il rumore prodotto dalle dita che scivolano sulle corde, mentre il microfono interno orientato verso la tavola armonica prenderà meglio le frequenze più basse. Il jack della chitarra acustica è collegato a un microfono che si trova all’interno della cassa acustica, mentre quello esterno che punta a metà del manico raccoglierà il suono che esce dalla buca e dalla parte superiore della tavola armonica. L’immagine stereo di tutte le frequenze restituirà un’esperienza fortemente immersiva. Si consiglia comunque di dare precedenza all’amplificazione interna, da integrare poi col microfono centrale e in ultima istanza con i due laterali, per renderla meno fredda e più umana. Queste le impostazioni più comuni.