Buskers, artisti di strada. La ‘finta’ statua vivente. Poesia.
La statua
vivente
Poesia di
Federico Berti
Pare d’argento il misero lenzuolo
la statua con la maschera sul volto
se vuoi parlarle non ti presta ascolto
la si direbbe incatenata al suolo.
Sta tutto il giorno sopra lo sgabello
non vuol che si conosca il suo destino,
un disperato, un ladro, un assassino,
chi si nasconde sotto quel mantello?
Se t’avvicini lui rimane muto
vedrai negli occhi un lampo di terrore
non ti sorriderà lo sconosciuto.
Insistere sarebbe un grave errore,
qualcuno viene a darti il benvenuto
o una minaccia piena di rancore.
L’ombra del racket
sugli artisti di strada
Un bellissimo film prodotto in Israele nel 2006 e basato s’un romanzo dello scrittore e saggista israeliano David Grossman introduce a un tema piuttosto conosciuto, ma di cui si parla poco specialmente in Italia, dove fa più rumore la propaganda per la liberalizzazione degli artisti di strada che l’urgenza di maggiore disciplina nel settore. A quanto pare è stata più volte denunciata in diversi articoli di giornale l’esistenza di un racket dietro al mondo dei buskers, un commercio di uomini legato allo sfruttamento di manodopera servile, all’immigrazione clandestina e alla criminalità organizzata, qualche volta al borseggio e allo spaccio di sostanze illegali. Veri e propri kits di montaggio per installazioni ovunque identiche a sé stesse si riproducono come funghi nelle vie del centro storico occupando le maggiori città italiane, suonatori con amplificazioni ad alto volume vendono illegalmente dischi senza bollino Siae, raccolgono offerte per conto di terzi e alcuni tra loro sono di fatto continuamente sorvegliati da aguzzini senza scrupoli, che li pagano talvolta in droga e un piatto di minestra. La moltiplicazione delle finte statue, dei pittori apparenti, dei falsi mimi, dei musicisti improvvisati, delle piccole orchestre, sta congestionando le strade contribuendo alla tensione ormai altissima fra gli artisti di strada e la popolazione civile. La poesia qui proposta vuole porre il problema al pubblico.