Il rogo delle operaie fra leggenda e realtà. Poesia militante.
Il rogo
delle operaie
La vergogna
del processo
alla Triangle
Avvenne il fatto delle scioperanti
rinchiuse brutalmente dal padrone
tra i macchinari tutti funzionanti
nell’interesse della produzione.
Scoppiò un incendio e quelle disgraziate
trovarono sbarrato ogni cancello
nel fuoco son rimaste intrappolate
uccise come beste da macello.
Il ministero non firmò decreto
non venne condannato l’assassino
che della fuga stabilì il divieto.
Il popolo è rimasto a capo chino
sapeva quel terribile segreto
ma non poté punire l’aguzzino.
NON E’ UN
FALSO STORICO
Molta è la disinformazione sul caso Triangle, dovuta al fatto che il processo ai padroni della fabbrica, per la tragedia in cui persero la vita più di duecento persone fra uomini e donne, portò all’assoluzione degli imputati con formula piena e per questo motivo non si poteva fare il nome dello stabilimento, dovettero cambiarlo in ‘Cotton’. Nasce così una leggenda metropolitana alla base della Giornata Mondiale della Donna, la storia del rogo in cui s’identificò quella parte del movimento femminista che rifiutava l’eredità di Lenin e dell’Unione Sovietica. Questa versione del racconto in realtà finisce quasi per trasformare un giorno di lotta in un lamento funebre; in questo senso il caso Cotton è un falso storico, non avvenne l’8 Marzo e non fu la ragione per cui venne scelta questa data, le cui origini vanno piuttosto ricercate nella commemorazione dell’insurrezione femminile a San Pietroburgo nel 1917. Al lutto disperato opponiamo dunque l’orgoglio delle donne in lotta, dedicando loro la resistenza armata delle unità femminili combattenti in Siria, unite contro il terrorismo internazionale.