Sogno della bambina malata dal corpo di pesce
Il sogno
- Ho sognato che eravamo in un locale molto piccolo, ricordo solo due stanze di pochi metri quadrati con poca luce e un pavimento, mi pare di colore rosso scuro che tendeva all’amaranto. Intorno alle pareti vi erano delle teche, simili a vetrine di un museo, o di una gioielleria, illuminate con luci al neon molto fredde, con riflessi azzurri. Si erano date convegno in quel luogo alcune persone per discutere non so cosa, una sorta di misteriosa assemblea riservata e mancava la persona più importante, che arrivò all’ultimo momento portata in braccio da qualcuno. Doveva essere il capo dell’assemblea, con poteri particolari sia dal punto di vista del diritto, sia nel senso di poteri soprannaturali. Era una bambina malata che veniva adagiata in una di questa vetrine, nello scomparto più in basso, in una sorta di letto che era come una vasca d’acqua, nella quale solo poteva sopravvivere, come se fosse un pesce o una creatura soprannaturale che avesse bisogno di stare in quel luogo. Non si poteva muovere, ma poteva parlare e parlava anche molto bene, non ricordo la voce eppure il suo ruolo doveva essere dirigenziale, tutti la ascoltavano come si ascolta una persona importante. Ricordo che dovevo prendermi cura di lei, eravamo responsabili del suo corpo fragile e malato, se le fosse accaduto qualcosa le conseguenze sarebbero state gravi per noi. Non ricordo l’argomento della discussione.
Lo spazio angusto di questo sogno
Stanze molto piccole venivano associate nella cabala dei sogni a un senso di oppressione, responsabilità che gravano sul sognatore, specialmente se poco illuminata, come nelle visioni che accompagnano momenti di crisi interiore, bisogno di chiarezza. Lo spazio angusto intrappola, limita, soffoca, ancor più quando nel medesimo spazio vi si riuniscano diverse persone. La pavimentazione della stanza sopra la quale si cammina, è di un colore più scuro del sangue che nella smorfia unificata si associa normalmente a un pericolo, passioni torbide, morbose, ma anche a una determinazione nelle scelte che potrebbe portare a un comportamento incauto, avventato, del quale pentirsi. Volendo, la paura di sentirsi travolti da emozioni che spingano verso strade oscure. Le luci al neon e il colore blu indicano al contrario una forza opposta a quella che sale dal pavimento, un barlume di ragione che raffredda le emozioni e rischiara seppur in modo tenue l’ambiente, facendo luce quel tanto che basta per distinguere le cose. L’ambiente museale indicato dalle teche di vetro veniva associato nell’onirocritica tradizionale alle vanità, all’esposizione del proprio sé, in modo particolare accompagnata da scoramento e depressione quando espongano delle antichità, ma anche un desiderio di crescita interiore e apprendimento. Visitare un museo può simboleggiare un viaggio all’interno della propria coscienza, per conoscersi, esplorare sé stessi.
Sognare una bambina malata dal corpo di pesce
Sognare una bambina malata si associava un tempo al pericolo di perdere qualcosa, al prendersi cura di qualcuno in difficoltà. La bambina potrebbe rappresentare anche una parte molto fragile di noi stessi, o di una persona cara, specialmente se nel sogno siamo responsabili della sua incolumità. La doppia natura in parte umana e in parte ittiforme, ovvero la componente acquatica della piccola, soprattutto se associata all’ambientazione oscura, la rende simile a una Melusina, una creatura immaginaria simile all’immaginario medievale delle Sirene, o a divinità mediorientali che rimandavano alla fortuna, alla bellezza e alla vitalità del femminile. Il fatto che questa figura si ponga in posizione dominante, come un qualcuno di cui prendersi cura ma che ha voce in capitolo in un’assemblea, può associarsi al timore, alla deferenza, nei confronti di una personalità femminile molto forte che potrebbe trovarsi fuori o dentro di noi.
Sognare una Melusina
Melusina potrebbe rappresentare una connessione con la propria femminilità o con la figura archetipica della donna. La Melusina è una figura leggendaria che rappresenta la bellezza e la forza della donna, ma anche la sua capacità di trasformarsi e di adattarsi. Il sogno potrebbe indicare un desiderio di esplorare la propria identità femminile o di accettare e valorizzare le proprie caratteristiche femminili. Potrebbe anche rappresentare il desiderio di connettersi con la propria anima o di trovare la propria voce interiore. In ogni caso, il sogno di una Melusina potrebbe essere un invito a esplorare e a valorizzare la propria femminilità. In generale il pesce che parla nei sogni veniva associato nell’oniromanzia degli antichi a una saggezza profonda, una conoscenza che proviene dall’inconscio, una comunicazione rivolta verso l’interno del proprio sé. Si stanno cercando risposte a domande assillanti. Se rapportato alla vita reale, al mondo esterno, può indicare una persona sfuggente che ha su di noi molta influenza, ma anche una relazione ingannevole fondata su false promesse, una trattativa contrastata negli affari, una relazione da rivedere.
Sognare un labirinto interiore
Nel complesso il sogno sembra ambientato in un labirinto interiore nel quale l’anima poggia su passioni oscure, torbide, che si tenta di illuminare debolmente con la fredda luce dell’intelletto, di esporre, ordinare, catalogare, nominare, riordinare, contemplare. La ricerca porta in profondità e obbliga a confrontarsi con aspetti poco chiari di una componente femminile che è parte della nostra vita, potrebbe essere il riflesso di un’autorità familiare, un affetto personale, una relazione professionale o anche la propria stessa anima. Una parte che è comunque legata a una componente acquatica e rimanda a una sensazione di pericolo, se la bambina che parla nel corpo del pesce dovesse morire, noi ne saremmo responsabili e questo potrebbe compromettere la nostra sicurezza. L’elemento più rassicurante è rappresentato dalle luci al neon, che tentano di bilanciare l’oscurità delle passioni su cui si vuol fare chiarezza, e dalle vetrine del museo che indicano il bisogno di mettere ordine nel proprio mondo interiore.