Il sindaco transgender
Federico Berti
La visita del sindaco
L’ospedale fantasma n.24
Romanzo di Federico Berti
FANTASCIENZA ITALIANA
Download Ebook
EPUB | PDF
Un evento memorabile
Vlad sorride soddisfatto al rientro dei piccioni meccanici, poche ore dopo il primo lancio il paese vien preso d’assalto dai turisti. A cominciar dalla caffetteria Bizarre, sulla cui insegna un’avvenente sposa con frusta nera e tacchi a spillo sorride premendo il palmo della mano destra s’un fianco: l’oste ha dovuto reclutare l’intera famiglia allargata, compresa una claudicante zia novantenne, per servire i caffè direttamente sul marciapiede esterno al locale; pure la trattoria dell’Aida Porcaccini storico luogo d’incontro per giocatori di scacchi e appassionati dell’opera lirica, ha unito i tavoli sistemando le panche della festa patronale sul sagrato davanti alla chiesa, dopo aver saccheggiato le riserve alimentari della titolare, del personale in cucina e di qualche assiduo frequentatore. Saranno cinque o sei gradi là fuori ma gli ospiti non desistono, continuano a sopraggiungere sia dal versante emiliano, sia da quello toscano.
Locande, pensioni, appartamenti prenotati fino a due settimane dopo la festa, nel pomeriggio s’è sparsa la voce che mancano letti disponibili nel raggio di trenta chilometri e subito inizia la migrazione dei campeggiatori con le loro tende imbottite. Ovunque posi lo sguardo vedo srotolarsi per tutto l’orizzonte un bivacco improvvisato, dev’essere per via di quel testo sibillino che abbiamo copiato sul retro degli inviti, con le citazioni dal testamento dell’architetto. Non c’è che dire, i volantini ricopiati a mano o talvolta ritagliando lettere da giornali e riviste, l’enunciato mai identico a sé stesso, la dimensione sempre variabile, la natura apparentemente improvvisata dell’intera campagna, han dato un segnale forte. Gettato il sasso con la forza della disperazione e ritirata velocemente la mano, ora si pongono problemi di ordine pubblico. L’autorità deve prendere una posizione.
Il mistero del sindaco transgender
Me la ritrovo davanti nell’ora del riposo pomeridiano, sulle prime ho un sussulto ma poi notando l’espressione divertita nel suo volto mi distendo un poco, pur nella tensione di un incontro inevitabile; è personaggio quanto mai singolare Valeriana Citronella, nel rivolgimento dei costumi che ha portato diverse amministrazioni della comunità montana a eleggere un primo cittadino in quota rosa, Lolliano è andato oltre votando il primo sindaco transessuale dell’Emilia Romagna; maliziosi detrattori ne declinano con volgare sarcasmo la carica al femminile avanzando ardite ipotesi rispetto a un’eventuale discendenza da antica famiglia di vampiri e lupi mannari, immigrati verso la metà del XV secolo dall’est europeo. Lei spiega serenamente che la peluria sul mento, sotto il naso e sul dorso delle mani non cresce solo nelle notti di luna piena, che ha la pelle delicata per cui non può radersi tutti i giorni, ma soprattutto che le istituzioni dello Stato non hanno sesso. Sono neutre, come nel latino: sindaco, non ‘sindaca’. La dottoressa veste di solito in modo alquanto sobrio evitando provocanti decolté, minigonne, tacchi a spillo, indossa per lo più pantaloni, appena un po’ di rimmel sulle ciglia; né prende in considerazione tanto detestabili manifestazioni d’intolleranza, ma persegue piuttosto una linea politica improntata al coinvolgimento della cittadinanza nella progettazione urbanistica. Quando mi vede, stringe la mia mano con garbata vivacità.
La montagna è di chi l’abita
“Onore a voi che non temete il peso della verità” dice, confidandomi la sua diffidenza nei confronti d’un sistema sanitario sempre più sottratto al controllo delle amministrazioni locali, del quale non condivide l’automazione dei servizi, il progressivo smantellamento dei presidi ospedalieri, la svendita del patrimonio pubblico: “Diversi anni fa salutai con preoccupazione i cambiamenti che portarono all’acquisizione dell’Istituto da parte della Domoticart e la sua evoluzione in Residenza per l’Attuazione delle Misure di Sicurezza, non ero sindaco allora ma partecipai al tavolo delle trattative come consigliere di minoranza”. Parla con voce limpida, ha un timbro e un’estensione da tenore leggero. “I visionari frammenti che ho potuto leggere sul retro dei volantini raccolti questa mattina in paese, mi ricordano un testo di cui ritenevo smarrita l’ultima copia. Lo aveva scritto una persona a me tanto cara” continua, avvicinando il viso e parlando a voce bassa: “Non so cosa abbiate in mente ma condivido la vostra idea che una montagna debba appartenere a chi l’abita”. L’Amministrazione Comunale di Lolliano ha messo in allarme i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, l’Unione dei Comuni, la Questura, la Città Metropolitana, mettendo a disposizione volontari, personale, strutture e risorse, affinché la manifestazione ormai imminente si svolga senza incidenti. “Vedete?” indica un punto lontano, “Servizi igienici, cucine da campo, generatori di corrente, illuminazione pubblica, punti acqua, a breve anche le stufe a gas per il riscaldamento in esterni”. Mi sta dando piena fiducia insomma, preferisce affiancare la nostra follia che doverla risolvere come un problema di sicurezza: entro sera è previsto l’arrivo di altre due o tremila persone, la festa inizierà solo fra tre giorni e già l’ufficio protocollo trasmette prenotazioni per la ristorazione ambulante, giochi di strada, divertimenti, giostre, fingono indifferenza sciami di fotografi, operatori televisivi, giornalisti d’ogni levatura, per domattina è fissata nella sala consiliare una prima conferenza stampa.
Pubblico e privato
Le istituzioni dunque sono dalla mia parte, nonostante le gravi accuse che pendono sulla mia onorabilità. Evidentemente avevo capito bene, gli interessi della Domoticart e della cooperativa Linguatorta sono in contraddizione con quelli del territorio, per un po’ han tirato a campare promettendo chissà quali utili azionari, posti di lavoro, protezione e altri benefici più o meno lucrosi, ma poi col tempo le persone di buon senso si sono accorte che i padroni del mondo stavano solo depredando la montagna e le sue risorse, per arricchirsi sulla pelle della povera gente. Mentre il sindaco lascia la stanza noto un’automobile d’epoca parcheggiata sulle strisce pedonali davanti all’ingresso dell’ospedale, alle sue spalle riesco a distinguere con difficoltà riccioli e copricapo dell’assistente sociale Cleonice Ficalessa. Ha assistito alla scena, udito le nostre parole e sembra contrariata: non ha avuto il tempo di prendere misure, i suoi informatori l’han tradita o forse loro stessi non han saputo cogliere i segnali d’allarme, fatto sta che ora c’è troppa gente qui intorno per intervenire. Vedo l’amante del ragionier Linguatorta scuotere la testa, mettere in moto e sparire nella nebbia dell’inverno. (Continua)
LEGGI IL ROMANZO
Non in linea e senza pubblicità:
Nel panorama dello steampunk italiano molti praticano il genere senza saperlo perché non conoscono il movimento letterario nato dal cyberpunk degli anni ’90. Puoi leggere questo ebook gratuito direttamente in streaming a episodi settimanali, quaranta in tutto. La versione completa sarà disponibile in download per il tuo lettore digitale e anche in versione audiolibro nei prossimi mesi. “L’ospedale fantasma” è il seguito ideale del “Boia dell’Alpe”, un thriller italiano che trovi qui in edizione a stampa ma anche in epub, kindle, mobi, pdf