Artista di strada per una settimana. Sergio Piyadi. Street art tutorial.

Artista di strada
per una settimana

L’esperimento sociale
di Sergio Piyadi

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti

L’ESPERIMENTO DI SERGIO PIYADI

Sergio Piyadi nasce a Catania nel 1994, nel momento in cui scrivo ha 25 anni e almeno dieci anni di esperienza tra mostre collettive e personali in diversi contesti, puoi conoscerlo meglio sul suo canale YouTube. E’ un giovane ben organizzato, sa gestirsi, disinvolto nel parlare in pubblico e nel 2019 si è posto un problema, se la strada si possa considerare un ambiente ‘meritocratico’, se vi si possa incontrare un pubblico disposto a investire nell’arte. Interessante la risposta cui è pervenuto, che va a confermare una parte delle precedenti osservazioni apparse in questa rubrica di osservatorio sulla street art.

Il giovanissimo Sergio Piyadi a 25 anni ha messo insieme un’esperienza considerevole nell’autoproduzione partecipando a diversi eventi e sperimentando forme di espressione sincretica tra fotografia e disegno iperrealista. Cosa avviene quando prova a portare la sua poetica in strada? Ne parliamo in questo articolo.

Per prima cosa l’artista residente a Verona è andato a studiarsi il regolamento della propria città e ha richiesto un permesso per l’occupazione del suolo pubblico. Lo considero un modo corretto di approcciare alla piazza, quello di conoscere le normative e (quando possibile) osservarle. Come ho spiegato qui del resto, anche nel caso in cui si preferisca l’informalità e l’estemporaneità, bisogna comunque aver chiara la situazione per evitare spiacevoli inconvenienti, multe salate e sequestro degli strumenti. Mettiamola così, in alcuni casi ‘borderline’ abbiamo visto che è possibile camminare sul filo del rasoio, avventurarsi in un contesto non protetto senza permesso né calendarizzazione, ma volendo sperimentare questo tipo di esperienza è ugualmente indispensabile sapere quali sono le leggi che si stanno ‘aggirando’, nel comune interesse della buona strada. Molti pensano di poter saltare a piè pari questa fase, non Sergio e questo è per me un punto a suo favore. Inviato il modulo all’ufficio preposto, qualche giorno dopo l’artista è andato a ritirare il permesso, che gli è costato 32 euro in marche da bollo, valido per occupare 2 metri quadrati di suolo pubblico un massimo di 10 giorni non consecutivi tra loro e con un solo fine settimana. La scelta del posto non è lasciata al richiedente, ma viene assegnata dall’amministrazione, nel suo caso tre postazioni a rotazione. Inoltre va segnalato il tempo di attesa per ottenere questo permesso, circa un mese…. (Continua a leggere)

Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti

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