Aa Borza è ‘ndo ce vanno a fa’ de conto certi ingroppati zeppi de quadrini pe anna’ a giocà come li regazzini a fa’ le nozze coi lupini a sconto.
‘Na vorta andiede er fio de no strucchione de quelli che riccòjeno le cicche uno che vale quanto er due de picche quanno in der mazzo domina er bastone
Co’ una faccia da coppie de schiaffoni Je fa: “Mo’ ve sfiducio a tutti quanti, sta robba vale un carcio ‘ndi cojoni”
Je l’anno data bona i mercadanti: du camii e n’autotreno de carboni, però de carci se n’è presi tanti!
Glossario romanesco:
Aa: La Borza: Borsa ‘Ndo’: là dove Ce: ci Fa’ de conto: curare gli interessi ‘Ngroppati: rimpinzati Quadrini: quattrini P’anna’: per andare fa’: fare Nozze coi lupini: risparmiare Andiede: andò Strucchione: straccione Je: gli ‘Nd’ii: nei J’aa’nno: glie l’hanno Mercadanti: mercanti Camii: camions Autotrenio: autotreno
Satira, poesia sonetti romaneschi:
La Sfiducia Presidential Tour
Questo sonetto romanesco è ispirato alla mozione di sfiducia con cui il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha pensato, dall’alto della sua manciata di seggi, di poter ricattare l’intero esecutivo di cui fa parte, provando a forzare la mano per andare alle elezioni il prima possibile, sfruttando l’apparente popolarità che gli hanno portato i suoi comizi in spiaggia supportato dalle immancabili silfidi cubiste a cantare in coro l’inno di Mameli. Nella sua condizione, non è stata una mossa opportuna. Sono bastati due giorni di ‘presidential tour’ al sud, per trovarsi aggredito da folle dissidenti, che non condividono la sua politica e non dimenticano il disprezzo con cui ha trattato il meridione d’Italia per tanti anni. Insomma, la sparata del ‘datemi pieni poteri’ gli si è rivoltata contro a quanto pare. Del resto era prevedibile: con una quota di minoranza sia alla Camera che al Senato, cosa vuoi mai dettar legge all’esecutivo? Inutile dire che mi ha fatto molto sorridere la risposta dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale nel parlare della mossa di Matteo Salvini è riuscito per l’intera intervista a non pronunciare neanche una volta la parola ‘antifascismo’. Ha parlato piuttosto di riforme urgenti, manovre fiscali, ma non dell’apologia di fascismo, dei processi mancati, dei soldi rubati dal suo partito e delle morti per acqua causate dalla follia genocida del suo decreto. che dire, continuiamo a fare come lo scarabeo che scarica palle di merda addosso a suoi nemici.