Satira, poesia. Tre operai schiacciati da una gru.
Zirudella delle morti bianche
Tre operai schiacciati da una gru
in via Genova a Torino
di Federico Berti
La notizia malintesa
del segnale di ripresa
fa il bilancio degli aiuti,
non l’elenco dei caduti:
tra le valli e le pianure
più di mille sepolture,
bollettino di quest’anno.
Quanti mai ne parleranno?
Per non chiudere bottega
il mercato non si piega
e risparmia con vaghezza
sul decreto sicurezza.
Una gru nel torinese
capoluogo piemontese
allestita in subappalto
rovinata sull’asfalto
ha schiacciato tre operai
tra palazzi e bottegai
per un crollo strutturale
nel rione commerciale.
A indagare sul cantiere
attendiamo l’ingegnere,
ma da tempo il sindacato
l’ha più volte dichiarato:
l’edilizia sotto inchiesta,
non soddisfa la richiesta,
finanziata a profusione
è una pentola a pressione,
un settore compulsivo
che drogato d’incentivo
preoccupato dell’allerta
per rispondere all’offerta
non rispetta la questione
sicurezza e formazione
questa guerra sanguinosa
è una strage silenziosa.
All’ufficio ispettorato
un appello disperato
funzionario, bigadiere
controllate ogni cantiere
ispezioni d’ordinanza,
della guardia di finanza
non possiamo tollerare
che si muoia per campare
la coscienza si ribella
toc e dai la zirudella
Rassegna stampa
Guglielmo Vespignani, ‘Radio Popolare’ 18 dicembre 2012, Tre morti a Torino, così uccide la ripresa senza diritti
L’altra faccia della medaglia della ripresa, dei bonus del 110 per cento, della crescita senza diritti. Oggi a Torino tre operai sono morti, nella caduta di una gru, tre persone sono rimaste ferite. L’enorme mezzo è cascato nel mezzo di una strada del capoluogo piemontese e solo il caso ha voluto che la strage non sia stata ancora più grave. Cosa è accaduto, ce lo racconta Guglielmo Vespignani.
Redazione RaiNews, 18 Dicembre 2021, Le immagini del crollo della gru in via Genova a Torino
A Torino una gru da cantiere è caduta su un palazzo. È successo intorno alle ore 10 in via Genova. Coinvolti tre operai, rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura, due le vittime.
LAVORO & PRECARI
F.Q., 30 Novembre 2021, Incidenti sul lavoro, nei primi dieci mesi 1.017 morti bianche: 859 in industria e servizi, 112 in agricoltura e 46 nell’amministrazione pubblica
Numeri in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2020, ma l’istituto spiega che “il confronto richiede molta prudenza ed è da ritenersi ancora poco significativo a causa della pandemia che in particolare nel 2020 ha provocato, soprattutto per gli infortuni mortali, una manifesta “tardività” nella denuncia amplificata soprattutto a marzo 2020″. Con queste avvertenze, dai dati emerge che tra i casi mortali sono aumentati quelli in itinere, passati da 176 a 202 (+14,8%), mentre quelli in occasione di lavoro sono stati 45 in meno
s.a. ‘Il Giorno’, 30 Novembre 2021, Inail, rapporto infortuni sul lavoro 2021: meno morti, ma i dati non dicono tutta la verità. Il rapporto dell’Istituto si riferisce alle denunce presentate che risentono dei ritardi da pandemia.
Nel 2021 Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e ottobre sono state 448.110 (+6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020) mentre sono 1.017 quelle per infortuni con esito mortale (-1,8%). Lo fa sapere l’Inail pubblicando i dati della sezione Open data e sottolineando che sono in aumento le patologie di origine professionale denunciate che sono state 45.395 (+24,0%).
Marco Patucchi, ‘La Repubblica’, 30 Novembre 2021, I morti sul lavoro nel 2021 oltre quota mille. Ecco i volti della strage.
I casi di decesso tra gennaio e ottobre (1.017) confermano l’emergenza: una media di oltre 3 al giorno. Il direttore dell’Ispettorato nazionale, Bruno Giordano: “Un infortunio non è solo un danno alla persona, ma anche allo Stato. Abbiamo spese legali, previdenziali, sanitarie, giudiziarie. Tutto questo rappresenta almeno il 3% del Pil”. La resistenza delle burocrazie all’applicazione delle norme.
‘Il Sole 24 Ore, 19 dicembre 2021, Ispettorato del lavoro: in edilizia 9 imprese controllate su 10 non sono in regola
Per il direttore degli ispettori Bruno Giordano serve il coordinamento degli organi di vigilanza per prevenire le violazioni in materia di sicurezza, Bruno Giordano, intervistato dal Tg3 sulla sicurezza nei cantieri e le morti sul lavoro. «Le risorse sono sufficienti ma occorre – ha aggiunto Giordano – il coordinamento degli organi di vigilanza per intervenire nella prevenzione e nella repressione delle violazioni in materia di sicurezza».
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