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Dice che j’abbasteva ‘na firmetta pe’ cojonasse ‘sto rimbecillito co’ du’ manfrine je ‘ncravatta er dito se fa ‘ntesta’ du’ case e’na villetta.
L’hanno rimpatriata a càrci’n bocca, che si te vòi pijà’ l’uccelli all’amo più te li fai paga’ e più te ne dàmo, ma’a cittadinanza nun ze tocca!
‘Ste disgraziate cacciatrici sono, quann’ar vecchio je cala ‘a bretella Prosùmeno chissà quale condono.
Indispettita j’arisponne quella: “A’mparentasse co’r cognome bòno nun baccajavi, si era tu’ sorella!”
Glossario romanesco:
J’abbasteva: le bastava ‘Na firmetta: una firma Cojonasse: raggirare Manfrine: smancerie ‘Ncravatta: incravatta ‘Ntesta’: intestare Càrci: calci Pijà: prendere Paga’: pagare Dàmo: diamo Nun ze: non si Quann’ar: quando al Prosùmeno: pretendono J’arisponne: gli risponde A’mparentasse: a imparentarsi Baccajavi: protestavi
Questa satira è dedicata a Mimmo Lucano, indagato per motivi politici sui matrimoni tra donne immigrate e uomini del comune da lui amministrato, che secondo gli inquirenti dovevano servire solo a scavalcare le leggi sull’accoglienza. Gli italiani dimenticano che il matrimonio ‘per interesse’ è da millenni una prassi diffusa a ogni livello e se una legge lo impedisse, salterebbero tante giovani fidanzate di maturi cielo-duristi, badanti quarantenni di ex presidenti del consiglio, atletici accompagnatori di attempate soubrettes o attrici, millantatrici di matrimoni e bugiardi tronisti da gossip. Da quando in qua tutto questo è reato? La criminalizzazione dei matrimoni a Riace è grave, illegittima e anticostituzionale. Se poi ricade s’un fenomeno d’interesse internazionale com’è stata l’esperienza dell’amministrazione Lucano per 15 anni, allora siamo di fronte a una persecuzione politica, a un confino liberticida. Mimmo libero.
Francesco Oggiano, ‘Vanity Fair’, 11 Ottobre 2018, «Io, che volevo sposare la rifugiata di Riace». Storia di un matrimonio che non s’aveva da fare. Parla per la prima volta Daniela Maggiulli, l’attivista di Riace che si era offerta di unirsi in matrimonio a Sara, prostituta nigeriana, per farle ottenere la cittadinanza. E ci racconta una tragedia pirandelliana, in cui si incontrano più disperazioni e nasce una speranza
Alessandro parodi, ‘Open’, 2 Aprile 2019, La Cassazione scagiona Mimmo Lucano: «Non favorì matrimoni combinati, ma cercò di aiutare la compagna». Nelle motivazioni dell’annullamento del divieto di dimora a Riace la Corte “assolve” il sindaco dalle accuse di aver agito fuori dalla legge sia nell’assegnazione degli appalti, sia nei presunti matrimoni combinati fra immigrate e italiani. Lucano sarebbe colpevole soltanto, spinto da ragioni sentimentali, d’aver favorito la permanenza della compagna Lemlem in Italia.
‘Le Jene’, 3 Aprile 2018, “Modello Riace”, contrordine: la Cassazione “riabilita” Mimmo Lucano. I giudici, chiamati a decidere sulla custodia cautelare dell’ex sindaco di Riace, smontano le accuse su matrimoni combinati e affidamento irregolare degli appalti per i rifiuti. Ora si attende che il Gup decida se rinviarlo a processo. Con Nina Palmieri vi abbiamo raccontato il suo modello di integrazione.
