Rivolte, ribellioni e rivoluzioni nell’Antico Egitto
Un tema complesso da indagare
Le cronache dell’Antico Egitto menzionano diverse altre rivolte popolari o rivoluzioni, oltre a quella di Akhenaton e alla già menzionata rivolta di Paneb contro Ramses III. Durante il terzo periodo intermedio (XXI-XXV dinastie), ci furono rivolte popolari contro il potere centrale dei faraoni, in particolare nella regione del Basso Egitto. La dinastia XXI iniziò con una rivolta condotta dal principe libico Shoshenq I, che riuscì a conquistare il trono e a fondare la dinastia. Inoltre, durante la dinastia XXVI, il faraone Psamtik III fu sconfitto e deposto da una rivolta popolare guidata dal re persiano Cambise II, che conquistò l’Egitto nel 525 a.C. È importante notare che le fonti egizie spesso presentano questi eventi in modo molto diverso rispetto alle fonti esterne. Ad esempio, le fonti egizie tendono a presentare le rivolte come eventi isolati e limitati, mentre le fonti esterne spesso forniscono un contesto più ampio e indicano che queste rivolte erano spesso legate a problemi sociali ed economici più ampi. Anche il ruolo dei ribelli viene per lo più rivisto e corretto, presentandoli come uomini malvagi, spregevoli, o come stranieri invasori, mentre le fonti esterne forniscono un’immagine più complessa e sfumata di queste rivolte. Tuttavia, nonostante queste limitazioni, le cronache dell’Antico Egitto sono una fonte preziosa per comprendere le dinamiche politiche e sociali dell’epoca e per tracciare la storia delle rivoluzioni e delle ribellioni in Egitto.
Le fonti storiche
E’ importante distinguere le testimonianze di ogni fatto storico e le intenzioni che le animavano, quando vennero messe per iscritto. Le fonti storiche riguardanti le rivoluzioni e le ribellioni in Egitto dell’Antico Regno e del Medio Regno sono principalmente costituite da iscrizioni e testi scritti su monumenti, stele e papiri. Questi documenti sono spesso di natura propagandistica e celebrativa, e tendono a enfatizzare gli aspetti positivi del regno del faraone, minimizzando o ignorando gli eventi negativi come le ribellioni. Per quanto riguarda il Nuovo Regno, oltre alle fonti monumentali, ci sono anche fonti epigrafiche e papiracee come le cronache dei faraoni, i resoconti di battaglie e le lettere diplomatiche. Inoltre, documenti scritti in altre lingue, come i testi assiri e babilonesi, che forniscono una prospettiva esterna sulla storia delle rivoluzioni e delle ribellioni in Egitto. Altre fonti importanti includono le testimonianze archeologiche, come le fortificazioni e le armi ritrovate in siti di battaglia, e le rappresentazioni artistiche, come le scene di battaglia sui muri dei templi e le immagini di prigionieri di guerra sui monumenti. E’ importante notare che molte di queste fonti sono state danneggiate o distrutte nel corso dei secoli e che la nostra comprensione delle rivoluzioni e delle ribellioni in Egitto è comunque limitata dalle lacune nelle fonti disponibili.