Rassegna stampa. Uomini e gonne
Uomini e gonne
Rassegna stampa
a cura di Federico Berti
Matteo Giorgi, ‘TPO’, 9 Maggio 2021, Gonne e tacchi non sono solo per donne: l’eterosessuale Mark Bryan ne è la prova.
Arianna Cioffi, ‘DIRE’ Agenzia stampa, 26 Novembre 2021, La gonna indumento genderless, una storia antica quanto il mondo. Nelle scuole d’Europa diventa simbolo della lotta alla mascolinità tossica
Nell’antica Mesopotamia la chiamavano kaunakè e la portavano sia uomini che donne. Gli Egizi indossavano il pano. Greci e i Romani vestivano il peplo e la tuniche. indipendentemente dal genere. Ritroviamo la donna alla corte del Re Sole, con Filippo I di Borbone e verso la fine del XIX secolo Giorgio V si presentò a Vienna con camicia, papillon e giacca smoking abbinati a una gonna a pieghe lunga fino ai piedi. Stilisti come Jean Paul Gautier, Yohji Yamamoto, Comme des Garçons l’hann riproposta. Ovviamente si potrebbe parlare anche del kilt scozzese e degli abiti talari. La storia vede la gonna come di un capo di abbigliamento comodo, forse il più antico, pensato come unisex o diremmo oggi, ‘genderless’.
FS, Periodico Italiano, 4 Giugno 2021, Uomini che indossano le gonne: due storie incredibili (e di segno opposto). Degli uomini in contesti differenti hanno deciso di indossare una gonna: le storie degli insegnanti spagnoli e dello studente scozzese.
Uomini con le gonne in Spagna per solidarietà. Lo studente scozzese che indossa la gonna per protesta.
In questo caso la gonna è uno strumento utile in una lotta “sociale”. Il sedicenne Shane Richardson ha indossato a scuola una gonna di sua sorella, dopo essere stato sospeso con altri dodici studenti per i pantaloni corti. Siè letto il regolamento e c’era scritto che si potevano portare solo pantaloni lunghi o gonne, ma siccome era caldo e si sudava molto avevano provato ad andare lo stesso in shorts. Dopo la sospensione, Shane ha messo la gonna ‘come da regolamento’
Uomini con le gonne in Spagna per solidarietà. Un bimbo della scuola elementare Virgen de Sacedon era stato bullizzato dai compagni per una maglietta con un personaggio tipicamente rivolto alle bambine. gli insegnanti hanno reagito all’evidente attacco omofobo entrando in classe con una gonna proprio a scopo educativo. L’iniziativa dei Manuel Ortega e Borja Velasquez è stata comunicata con l’hashtag #Clothhavenogendere. Per una scuola che educhi al rispetto
‘YouMedia’ 11 Novembre 2021, In classe con la gonna, l’iniziativa contro il sessismo degli studenti di un liceo classico di Monza
E’ accaduto anche al liceo classico Zucchi di Monza, come iniziativa contro il sessismo e la mascolinità tossica, alcuni alunni dell’ultimo anno hanno indossato la gonna in classe. L’iniziativa, “Zucchigonna” è rivolta a tutti i compagni scherniti per il loro modo di vestire.
‘Notizie.it’, 4 Novembre 2021, Scozia, scuola elementare chiede ai maschi di indossare la gonna contro la disuguaglianza
Una scuola elementare di Edimburgo ha inviato addirittura una mail ai genitori degli alunni di sesso maschile e agli insegnanti, di indossare una gonna per promuovere l’inclusività tra maschi e femmine. Proposta acccolta dalle stesse famiglie, pur con qualche perplessità.
Letizia Tortello, ‘La Stampa’, 15 Maggio 2016, Stefano il manager che veste da donna: “Resto uomo, dentro”
«Io resto uomo in tutto e per tutto, innamorato della donna che ho sposato e con cui ho fatto una figlia meravigliosa – specifica il manager-. Chi non mi conosce resta spiazzato. C’è in me una separazione che è rimasta, delle due nature di uomo e donna. Tutti noi le abbiamo, si mescolano in infinite combinazioni psicologiche. È dovere primario di ognuno provare a vivere al cento per cento questo mix che la natura ci ha dato».
Nino Materi, 31 Maggio 2014, Michele, il professore che va in classe con gonna e tacchi
Un bravissimo insegnante di Trieste va a scuola in abiti femminili, bambini e genitori lo deridono ma la preside interviene in sua difesa, lodando l’alto livello del suo insegnamento. «Sono abituato alle critiche, resto coerente con me stesso, da anni non nascondo di essere androgino. Sulla mia professionalità nessuno può dire nulla. Vado ovunque vestito come mi sento di vestire»