Rassegna stampa. La competizione per l’orbita terrestre.
La competizione per
l’orbita terrestre
Rassegna stampa
a cura di Federico Berti
Mara Magistroni, ‘Wired’, 4 Settembre 2009, Due satelliti si stavano per scontrare: l’Esa ha dovuto spostare il suo per evitarne uno di SpaceX.
Il rischio è stato scongiurato, ma si deve tornare a parlare del rischio incidenti nella bassa orbita terrestreL’Agenzia Spaziale Eusopea (ESA) è stata costretta ad accendere i propulsori per manovrare il proprio satelite Aeolus, in orbita per rlevamenti meteo, contro uno dei 60 della Starlink di Elon Musk lanciato lo scorso maggio da SpaceX. La società americana ha rifiutato di intervenire per evitare lo scontro, così sono dovuti intervenire gli europei e questo ha creato comunque un incidente internazionale. Nessuna rivendicazione di territorio, ma è stato fatto notare che il satellite europeo era fermo, l’altro aveva cambiato rotta di recente e dunque avrebbe dovuto lui intervenire. Chi dei due deve spostarsi? La cosa potrà creare altri problemi in futuro.
Gabriele Porro, ‘Wired’, 9 Settembre 2018,
olcco come funzionerà Starlink, l’internet spaziale di Elon Musk
Elon Musk ha già ricevuto l’autorizzazione dalla Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti, per lanciare nella bassa orbita, poco più di 1000 chilometri dalla Terra, più di 4400 satelliti ogni 5 anni nei prossimi 15 anni, per un totale di oltre 12mila. Lo scopo è cablare il pianeta per un nuovo servizio Internet molto più potente. Il numero di satelliti previsti per il primo lancio è superiore al totale di quelli attualmente attivi e quindi dà l’idea di un monopolio.
Emanuela Gialli, ‘Rai Televideo’, Rifiuti spaziali, ecco le orbite ‘cimitero’
22mila relitti tecnologici ‘galleggiano’ nello Spazio. Un pericolo per i tanti satelliti che gravitano attorno alla Terra e per le missioni spaziali, come ha dimostrato il recente rischio di collisione tra Stazione Spaziale Internazionale e un rottame cosmico.
Questi satelliti, una volta nello Spazio, avranno bisogno di una manutenzione…
Sebbene i satelliti siano teoricamente eterni, nel senso che non hanno bisogno di manutenzioni particolari, la loro utilità per la terra finisce in realtà quando non hanno più carburante e si ‘spengono’. La vita media di un Galileo è 10-11 anni.
‘Cielo Buio’, Coordinamento per la protezione del cielo notturno, 3 Settembre 2021, Affollamento spaziale: scontro tra satelliti
Impatto fra un satellite cinese e un razzo russo.
Un satellite cinese si scontra con un frammento di razzo russo, provocando decine di detriti in atmosfera. Probabilmente è uno dei più gravi impatti degli ultimi anni quello avvenuto tra un satellite cinese ed un frammento di razzo russo. . Vari altri scontri orbitali avvenuti, che hanno portato alla formazione di detriti spaziali. Attualmente sono più di 600.000 rifiuti di questo tipo con dimensioni superiori a 1 centimetro, 16000 con dimensione maggiore a 10 centimetri
C’è una “campagna internazionale contro la proliferazione incontrollata dei satelliti artificiali in orbita bassa“, che denuncia il rischio derivato dall’aumento di incidenti, che portando all’aumento dei detriti aumenta anche la probabilità di nuovi scontri, con possibili danni anche a terra e rischio per migliaia di chilometri quadrati. Si chiede all’ONU di dichiarare lo spazio orbitale prossimo alla Terra “patrimonio indisponibile dell’Umanità”, emanando un regolamento mondiale sull’uso di questi satelliti per la rete Internet
Scontri spaziali: satellite russo colpito da detriti cinesi
Il 22 gennaio 2013 i detriti spaziali del satellite cinese FENGYUN 1C hanno colpito il satellite russo BLITS (Ball Lens In The Space), dopo lo scontro è cambiata l’orbita stessa del satellite. Anche questo è un problema molto grosso, perché rischia di portare fuori controllo la situazione
Luigi Bignami, ‘Wired’, 25 Ottobre 2021, Le costellazioni di satelliti del futuro riempiranno la discarica nello spazio
Media Inaf, Satelliti fuori uso? Eliminiamoli così
In Spagna è stato elaborato un software in grado di simulare il percorso orbitale di un oggetto nell’arco di 100 anni, per individuare il momento più adatto al recupero di un satellite inattivo o di un detrito spziale, con il minor dispendio possibile di risorse.
Marco Battaglia, ‘Difesa’, 17 Novembre 2021, Perché il test russo nello Spazio fa paura. Parla Spagnulo
Conversazione con Marcello Spagnulo, ingegnere aeronautico, esperto aerospaziale e presidente del Marscenter, sull’ultimo test anti-satellite condotto dalla Russia che ha costretto i sistemi di monitoraggio di mezzo mondo ad attivarsi per capire quali infrastrutture orbitanti possano essere in pericolo. Forse, tra nubi di detriti e militarizzazione, è il momento di pensare a una “Iata spaziale”.
In effetti Marco Spagnuolo conferma che la competizione per lo spazio è già iniziata e pur non volendo degenerare in allarmismi inutili, è l’atteggiamento degli stessi governi e l’equilibrio delle forze in campo a suggerire il rischio di un’escalation. Gli incidenti internazionali comportano danni per le riparazioni? Chi deve intervenire? Il danno è doloso? C’è stata intenzione? Tutto questo può effettivamente portare a crisi diplomatiche.