L’arpa araba. Qanun traditional music interpreted by Liasluiz

Qanun
Arabian Harp

Traditional music
by Liasluiz

L’antica cetra degli Arabi.

Il Qanun è uno strumento arabo suonato un tempo solo dalle donne, che per tradizione si riteneva potesse compiere miracoli. Un’antica leggenda infatti narra di una donna che dopo averlo suonato in occasione di un rituale funebre, vide il morto riprendere vita. Si tratta di una cetra in forma trapezoidale a 27 corde che possono essere accordate in diversi modi. Il nome deriva dall’arabo ‘regola, legge’, dalla stessa radice greca del latino ‘canone’. Le musiche per questo strumento sono basate su Maqamat o Makamlar. Se ne fa risalire l’origine a uno strumento assiro del secolo XIX a.C., ritrovato a Nimrod, allora conosciuta come Caleh, inciso su una scatola d’avorio. Per come sono costruite, le varianti arabe si prestano all’innesto di corde aggiuntive. Oggi si usano corde in nylon, un tempo erano in pelli o budelli di animali. La dimensione media di un Wanun si aggira intorno a un metro di altezza, quelli turchi sono un po’ più piccoli di quelli arabi. Lo si suona poggiandolo sulle gambe, o su un trespolo, pizzicando le corde con due p,ettri a guscio di tartaruga, uno per mano, o con le unghie. L’estensione è di solito intorno alle tre ottave e mezzo (A2-E6), nei più complessi può arrivare a F2-G6. Lo strumento prevede anche delle leve che possono essere abbassate o sollevate per cambiare l’intonazione della corda anche durante l’esecuzione, se ad esempio si vuole eseguire un brano con diversi cambi di tonalità; è tuttavia un sistema recente, elaborato nella prima metà del Novecento per poter rendere conto delle modulazioni. Prima di allora lo strumento aveva possibilità assai più ridotte. Durante il Novecento.

Il mondo arabo ha attraversato molte civiltà diverse, influenzandole e lasciandosi influenzare. Il Qanon è stato prodotto per la prima volta in questa forma proprio dagli arabi. E’ uno strumento che caratterizza l’orchestra, le dà un orientamento, viene considerato in modo simile al pianoforte nella musica europea. Il maggior esperto di questo strumento è considerato Subhi Anwar Rashid, autore di Strumenti musicali nelle epoche islamiche, Storia della musica araba, e Strumenti elementari al Maqam iracheno, che ha tenuto in gran conto i reperti degli strumenti antichi. Gli Abbassidi lo chiamavano Nuzha, tuttavia non ci Nei suoi libri “Strumenti musicali nelle epoche islamiche”, “Storia della musica araba” e “Strumenti complementari al Maqam iracheno”, il Dr. Rashid afferma che il Qanoon è originariamente uno strumento a corde assiro, in particolare dal 19° secolo aC. Una scatola scolpita nell’avorio di un elefante è stata trovata nella capitale assira Nimrud, nota anche come Kaleh, che si trova a circa 35 km dalla città di Musol. Le corde sono tese su un unico ponte in bilico a un’estremità e attaccate a piroli all’altra estremità. Gli Abbasidi chiamavano questo strumento a corde rettangolare “Nuzha”, ma aveva una forma rettangolare e una struttura diversa da quella propria del Qanon, contemporaneamente al quale ha continuato ad essere utilizzato. L’Europa lo adottò dal mondo arabo e lo usò praticamente fino a quando non venne sostituito dal pianoforte intorno al 1700.

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