Promuovi la tua musica. Il mondo nuovo dell’editoria musicale.
Se non conosci le edizioni Italvox, qui sopra ho incorporato una playlist con tutte le video presentazioni degli spartiti che ho realizzato fin ora per questa etichetta discografica bolognese, usa il selettore nell’angolo in alto a sinistra per scegliere un brano e ascoltarlo.
Promuovi
la tua musica
Digitale e diritto d’autore,
il mondo nuovo dell’editoria musicale
MUSICA PER SUONATORI
E ORCHESTRE
Articolo di Federico Berti
Ho ripreso a collaborare con le edizioni musicali Italvox, avendo la possibilità di vedere quel che accade ‘dietro le quinte’ di una casa editrice mi sono interrogato sulle nuove linee che la rivoluzione digitale della musica sta prospettando, in questa rubrica mi rivolgo ad autori, compositori, editori, per condividere l’esperienza rispetto a un tema troppo spesso trascurato o frainteso, quello della promozione.
COM’ERA PRIMA DI INTERNET
Nelle note che seguono farò riferimento alla mia esperienza con una casa editrice bolognese che esiste da più di sessant’anni e ha collaborato con nomi importanti. Italvox è nata dal basso, il suo fondatore Piazza Marino (nella foto) all’inizio spediva fisicamente gli spartiti stampati su foglio volante alle orchestre di tutta Italia, suo fratello Piero suonava la fisarmonica nelle balere, a partire dagli anni ’60 il giovane Giuliano ha saputo costruire sulla tradizione familiare una realtà presente a livello nazionale e internazionale. Il metodo era sempre quello, si stampavano le veline con gli spartiti, venivano spedite a un indirizzario di abbonati che poi suonavano quei brani dal vivo; col tempo si vennero ad allegare le musicassette, poi floppy e infine compact disc, una volta individuati i brani più richiesti si spendeva qualcosa per mandarli in radio e televisione offrendo produzioni in studio a cantanti, orchestrali, share sulle royalties e così via. Il vecchio mondo insomma.
Si stampavano le veline con
gli spartiti, venivano spedite
a un indirizzario di abbonati
che puoi suonavano quei
brani. Il vecchio mondo.
L’AVVENTO DEL DIGITALE
Molti orchestrali continuano a piangere il maestro Giuliano Piazza da ogni parte d’Italia e del mondo soprattutto per l’insegnamento che ha dato gestendo da solo un’intera casa editrice, faceva tutto lui dall’arrangiamento all’incisione, dall’impaginazione alla spedizione ed era a sua volta un valido fisarmonicista, autore di canzoni, compositore; non ha fatto in tempo a studiarselo il mondo nuovo, un ambiente asettico in cui non è cambiata soltanto la tecnologia, ma il valore stesso dato al copyright: se pensiamo che un concertino dal vivo per cento persone costa al titolare del permesso una licenza da 129 euro, mentre la visualizzazione degli stessi brani da un pari numero di persone su Youtube non arriva a 1 euro, è evidente che la situazione del diritto d’autore in Italia e nel mondo stia toccando il suo momento più critico. Alcuni dimenticano ad esempio che la licenza del copyright è stata una conquista sociale ottenuta da tanti compositori che nell’800 venivano sfruttati da impresari e teatri, evadere il diritto d’autore non lo direi un atto ‘rivoluzionario’ ma esattamente il suo opposto, sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Veniamo al dunque.
L’UNIONE FA LA FORZA
Giuliano Piazza e prima di lui suo padre Marino intuirono che il modo migliore per promuovere la propria musica è in realtà costruire una rete di rapporti personali con altri compositori e interpreti, selezionare un repertorio di qualità nella stessa cornice del quale inserire il proprio, è stata la scintilla che ha dato avvio alla casa editrice, in questo senso Giuliano ha anticipato l’avvento del digitale di almeno trent’anni: quel che porta alla divulgazione di uno spartito musicale, aumentando la probabilità che venga suonato, non è la quantità di passaggi in televisione, ma il progetto editoriale in cui si trova inserito e la costanza con cui questo si espande raccogliendo nuove adesioni; può sembrare un paradosso ma non serve spendere molto denaro per promuovere i brani più suonati, si può avere molto successo con un singolo brano e poi sparire dalla circolazione. Solo lavorando con costanza all’edificazione di un qualcosa pensato per durare nel tempo si vanno a creare solide basi che non cadranno col primo rovescio di fortuna.
Un esempio di promozione creativa: la riduzione per due soli strumenti di un brano, dall’originale partitura per orchestra ho estratto le sole parti del pianoforte e il vibrafono che portava la melodia principale, assegnando quest’ultimo al suono del clarinetto.
TESSERE LA RETE
La figura dell’impresario e della segretaria che pianificano ogni cosa dalla scelta del vestito all’appuntamento per la manicure, è un mito duro a morire che abbiamo ereditato dal cinema, dalla televisione, in realtà ogni autore, compositore, suonatore, è anche a suo modo il primo editore di sé stesso; la collaborazione con una o più etichette discografiche diventa funzionale a crescere artisticamente e professionalmente condividendo prospettive, idee, esperienze, metodi, strategie, repertori: ogni editore del resto costruisce nel suo ambito di competenza un contenitore selezionando gli autori, indicizzando i brani per collane tematiche, la visibilità a cui si perviene in questo modo è duratura nel tempo.
Un altro esempio di ‘rete’, nel video qui sopra la mia rielaborazione da un vecchio tango del maestro Giuliano Piazza, per rilanciarlo; il testo della canzone è mio, nell’incisione ho assegnato la parte del clarinetto a una chitarra elettrica.
L’IMPORTANZA DELLO SPARTITO
Nella confusione della rete ridotta a vetrina dell’ego capita sempre più spesso di incontrare volpi e gatti parlanti che offrono visibilità ai giovani artisti emergenti, dicono proprio così: “Promuovi la tua musica!” offrendo a pagamento una radio per trasmetterla, un motore di ricerca per farti apparire nella prima pagina, un pacchetto di recensioni compiacenti. In realtà tutto questo non serve a molto se non abbiamo prima sviluppato una visione d’insieme, non appena smetteremo di spendere per la pubblicità ritorneremo nell’ombra. La credibilità si può consolidare nel tempo solo costruendo una rete di rapporti stabili e profondi con altri compositori, suonatori, editori, non è rivolgendoti direttamente al pubblico per vendere il tuo nuovo mp3 che riuscirai a importi s’un mercato sempre più saturo di offerta; ma per ottenere un buon risultato è indispensabile partire da uno sparito musicale, possibilmente in edizione a stampa: come ripeteva spesso il mio maestro di clarinetto, se non impari la notazione musicale per bene che ti vada arriverai secondo, perché avrai sempre bisogno di qualcuno a insegnarti il brano che vuoi imparare. L’importante è capire la differenza tra numeri a sei zeri che decadono in un batter di ciglio e numeri a tre o quattro zeri che restano però costanti nel tempo.
PROMUOVERE E’ CONDIVIDERE
Siamo così arrivati all’argomento centrale di questo articoli, conoscere il pentagramma è anche un modo per comprendere più a fondo la musica, l’arrangiamento, l’orchestrazione, l’analisi della melodia e del testo, come si passa dallo scritto alla prassi esecutiva, un linguaggio per comunicare con chi potrebbe avere interesse a programmare la nostra musica; lo spartito consente di trascrivere, trasportare un brano, ridurlo per due o tre strumenti, arrangiarlo per una big band senza imitare a orecchio l’edizione più conosciuta ma interpretando, innovando, rielaborando. Più la nostra musica si presta ad essere interpretata, più verrà riproposta da altre persone specialmente oggi che vediamo frammentarsi le orchestre per la contrazione dei compensi: promuovere è in primo luogo cercarsi, scegliersi e condividere, selezionando un repertorio nel quale la nostra musica possa inserirsi con armonia. Non faremo ascolti da capogiro ma saremo presenti sempre e ovunque, con l’onestà del mestiere che abbiamo scelto.
CONCLUSIONE
In questa nuova rubrica vorrei condividere le esperienze sulla promozione musicale maturate collaborando con le edizioni Italvox di Bologna, del cui vasto archivio sto curando la digitalizzazione e rilanciando alcuni brani; se hai domande, commenti o impressioni da fare, puoi rispondere sotto questo articolo, per ora rimando al prossimo fra circa una settimana.
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Federico Berti è dal 1994 artista di strada, one man band, compositore e scrittore. Ha pubblicato Cd musicali, romanzi, graphic novels in versi endecasillabi, testi critici. Su questo sito puoi scaricare i suoi spartiti musicali e collabora con le edizioni Italvox di Bologna, del cui archivio sta curando la digitalizzazione.
WWW.ITALVOX.COM
Ascolta su questo sito la musica di
Giuliano Piazza e Federico Berti,
nell’archivio digitale della Italvox
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