La leggenda del ponte

Tratto da F. Berti, ‘Il Ponte della Pia’

(…) Per dissipare ogni dissapore
smontò di sella con premura spiccia
l’avvicinò con limpido candore
sfilandosi il mantello di pelliccia.
“Le spalle proteggetevi ed il cuore
creatura dalla chioma bionda e riccia,
se permettete, intendo riparare
e del mio torto farmi perdonare!”

Vedendolo in tal modo comportare
la sconosciuta gli rispose allora:
“Vi prego di volermi accompagnare
fino alle porte della mia dimora.
La cosa intanto io v’andrò a spiegare
del mio vagar nel bosco a tarda ora”
si mettono in cammino e cautamente
sull’altra sponda vanno del torrente

Ma nella selva ombrosa e decadente
qualcuno di nascosto li osservava
e sogghignando minacciosamente
con cura i loro passi misurava.
Un dèmone malvagio e impenitente
nella boscaglia ben si destreggiava,
con chissà quale ignobile intenzione,
nascosto in mezzo alla vegetazione.

(Continua)