“Er Bacillo Deportato”. Satira, poesia. Sonetti romaneschi. Fake News. Pasquinata n.24

Nota dell’autore
Questo sonetto risale al primo comunicato sull’emergenza in Cina, metà febbraio 2020. La cosa in quei giorni pareva non ci riguardasse, non sapevamo ancora in quale dramma si sarebbe evoluta. La notizia divenne un pretesto per fare della bagarre politica. Ricordo il primo comunicato in cui mettevano in guardia le persone dall’andare nei ristoranti cinesi, o dal servirsi nei negozi cinesi. Irragionevole, come spiegarono immediatamente gli esperti e le autorità sanitarie, non stiamo a ripercorrere tutta l’escalation. A un mese di distanza da questo sonetto, le parti sembrano invertite: quelli che prima spandevano il terrore ai quattro venti, ora incitano la gente ad andarsene tranquillamente in giro senza rispettare i protocolli, proprio ora che invece è indispensabile rimanere in casa per evitare un ulteriore propagarsi del male. Sempre strumentalizzando la situazione, nel frattempo divenuta gravissima, per il solito scopo, quello di fare agitazione, propaganda, dividere l’italia nel momento in cui più bisogno avrebbe di affrontare unita un problema che riguarda tutti, uno per uno. Scrivo queste brevi note solo per aiutarti a contestualizzare il sonetto, evitando qualsiasi possibile e spiacevole malinteso. Riascoltarlo oggi suona ‘strano’, perché il mondo in soli trenta giorni sembra cambiato e con tutti questi morti che si sentono nei bollettini lo stato d’animo non è più lo stesso. Si legga il sonetto come una satira sulla #disinformazione, sulla strumentalizzazione delle catastrofi attraverso la propagazione consapevole di #fakenews. A proposito, se non si fosse capito: #iorestoacasa
Er Bacillo
Deportato
Satira, poesia
Sonetti romaneschi
Pasquinata n.34
di Federico Berti
Dice che mo’ ce viè ‘sto brutto male
tutta robba cinese, manc’a dillo,
sta solo nt’ii negòzzi all’orientale:
‘na specie da pupazza co’o spillo.
Nu’ je parlassi mai de scarlatina!
De pertosse, morbillo e varicella,
dice che a vaccina’ aa regazzina
je pìa ‘na catalessi a’e cervella…
Me pare jeri che ‘n indemmoniata
a li cancelli ‘er provveditorato
tutta stizzita s’era ‘ncatenata,
‘Sto fatto d’er bacillo deportato,
si va’a vede’ nun è che ‘na penzata
pe’ boicotta’ na fetta de mercato.
Glossario
Romanesco
Mo’ ce vie’: ora ci viene
Robba: roba
Manco: nemmeno
Dillo: dirlo
‘Nt’ii: nei
Negozzi: negozi
‘Na: una
Pupazza: bambola
Nu’je: non gli
Scarlatina: Scarlattina
Vaccina’: vaccinare
‘Aa regazzina: la bambina
Je pia ‘na: gli prende una
A’e: alle
Me pare: mi sembra
N’: un’
Indemmoniata: indemoniata
‘Ncatenata: Incatenata
A li: ai
D’er: del
‘Sto fatto: questo fatto
Si va’a vede’: se vai a vedere
Penzàta: trovata
Boicotta’: boicottare
