Uno che je piaceva a fa’r guardone Je se ‘ngrillava l’opera celeste Sì vedeva balla’ sott’a la veste Quàrche tettina fresca de staggione. Siccome’r fatto capitava spesso Chiedette un’ordinanza in d’er distretto L’obbrigo da gira’ co’r reggipetto A tutti i fior de l’aggarbato sesso ‘Na vecchia j’arispose: “Con licenza Davanti a s’ta linguaccia biforcuta Ce vòle er fazzoletto pe’ prudenza! Te vojo da’sta dritta si t’aiuta, Che nun sia mai ‘no sputo de sentenza T’avesse a ‘ngravida’ ‘na sprovveduta”
Glossario Romanesco
‘Ngrillava: eccitava L’opera celeste: indovina! Si: se Balla’: Ballare Quàrche: qualche In d’er: nel Obbrigo: obbligo Gira’: andare in giro Co’r: con il Aggarbato: gentil J’arispose: gli rispose Vòle: vuole Pe’: per Vojo: voglio Dritta: Suggerimento ngravida’: fecondare
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CRONACA SURREALE DALL’IPERSPAZIO MEDIATICO
Da questa nuova, pericolosa ondata d’ignoranza al potere, tutto mi aspettavo meno che un giornale arrivasse a contestare l’imputata in un processo di non indossare il reggiseno sotto la maglietta. Non entro nel merito in chiave ‘seria’, come dicono i vecchi: a lavar la testa all’asino si perde il tempo e il sapone. Però lasciar passare così l’assurda polemica di Libero contro Carola Rackete, ascoltata dalla Procura di Palermo dopo essere stata assolta dalle imputazioni del Ministro dell’Interno, è un peccato, perché la vicenda in sé ha in qualche modo un retrogusto di comicità grottesca e surreale, che sembra uscita da un film di Louis Bunuel. Pur nella perplessità sull’utilità di campagne come quella del Free Nipple’s Day (un giorno senza reggiseno) che trovo sostanzialmente inefficaci in linea di principio, penso tuttavia che lasciarsi scappare un’occasione del genere per ridere del potere sarebbe un peccato: non ho resistito dal rispondere con la sola arma che queste persone temono veramente, l’ironia e la satira. E come al solito, un po’ di rassegna stampa per approfondire.
Redazione ‘Giornalettismo’, 20 Luglio 2019, Per Libero, Carola Rackete senza reggiseno in procura è un caso. Ovviamente, una volta fatta scattare la molla, l’arrivo di frasi offensive sul sito non tarda: «Chi è quello con i baffi?» – scrive un lettore, mentre un altro sottolinea: «Scusate e a che cosa sarebbe dovuto servire il reggiseno? A tener su i brufoli?».
Natascia Alibani, ‘Roba da Donne’, Luglio 2019, Il reggiseno non è un indumento da “ragazze perbene” e possiamo non metterlo, Una donna può voler reggere il seno perché trova più comodo diminuire l’ingombro e il peso delle due mammelle. Il reggiseno non è un indumento che serve per farci apparire pudiche e decorose, ragazze perbene. Il reggiseno serve a reggere il seno.
Nadia Somma, ‘Il Fatto Quotidiano’, 21 Luglio 2019, Libero, le grandi inchieste: le tette di Carola Rackete. I segugi di Libero, guidati dal baldo direttore Pietro Senaldi, hanno scritto una pagina memorabile del giornalismo italiano.
Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo, ‘Antimafia Duemila’, 22 Luglio 2019, I capezzoli di Carola Rackete e la vergogna giornalistica! Ci sono dei limiti giornalistici e sono, lo ribadiamo, il rispetto della persona, della sua dignità, del suo rimanere “essere umano”. Restiamo umani, al di là delle nostre legittime idee e convinzioni politiche. Abbiamo una grande responsabilità: quella di informare i cittadini.
Cristina Palazzo, ‘La Repubblica’, 23 Luglio 2019, Torino, solidarietà a Carola: senza reggiseno al lavoro, in ufficio o a fare la spesa. Due ragazze torinesi lanciano l’iniziativa per il 27 luglio:rivendichiamo il diritto delle donne di vestirsi come vogliono senza essere giudicate o gridare allo scandalo come hanno fatto alcuni giornali del centrodestra
Monica Coviello, ‘Vanity Fair’ 24 Luglio 2019, #freenipplesday, tutte senza reggiseno per sostenere Carola. Riivendica «la necessità di un dibattito fondato su argomenti concreti», e non su critiche e atti di prevaricazione sul corpo femminile».
Gianni Carotenuto, ‘Il Giornale’ 24 Luglio 2019, “In ufficio senza reggiseno per solidarietà a Carola”. Due ragazze torinesi lanciano per il 27 luglio il #freenipplesday, invitando le donne a non indossare il reggiseno come gesto di solidarietà per la capitana Carola, criticata per essere andata in procura senza indossare il capo intimo
Redazione ‘Adnkronos’ 24 Luglio 2019, #Freenippleday, senza reggiseno per solidarietà con Carola. “Il tutto parte dall’articolo di Libero sulla Carola Rackete senza reggiseno”, scrive sul social Nicoletta Nobile. “Ci tengo a sottolineare – scrive invece Giulia Trivero – che la nostra iniziativa, dal mio punto di vista, è avanguardista. Gli uomini sono i primi che potranno andare in giro senza reggiseno e sentirsi presi sul serio nel loro agire politico!”. null
Andrea Marcenato, ‘Il Foglio’, 24 Luglio 2019, Tutti in reggiseno per solidarietà a Carola. Sabato la protesta #freenipplesday, per sostenere la comandante Rackete. Siamo disperati disposti a tutto. Non pochi maschi, a quanto pare, hanno intenzione di partecipare andando invece in giro col reggipetto
Redazione ‘Giornalettismo’, 24 Luglio 2019, Per Carola (e non solo): la protesta delle donne in ufficio e a fare la spesa senza reggiseno. Con lo slogan «esticazzi» messo nero su bianco ad oscurare il titolo di Libero sull’outfit di Carola Rackete in procura ad Agrigento, le due promotrici dell’iniziativa puntano a sensibilizzare non soltanto il mondo della rete sull’odio che si è riversato sulla capitana della Sea Watch, sia per il gesto di umanità che ha compiuto (il salvataggio di 50 vite umane in mare), sia per il suo essere donna.
‘TgCom24’, 24 Luglio 2019, Un giorno senza reggiseno per solidarietà con Carola Rackete. La singolare manifestazione è stata lanciata da due ragazze di Torino: “Rivendichiamo il diritto delle donne a vestirsi come vogliono senza essere demonizzate”
Giuseppe Leonelli, ‘L’Occidentale’, 24 Luglio 2019, Carola e l’addio al reggiseno, la (non) bandiera di una sinistra alla disperata ricerca di eroi. Come ai concerti di Vasco sulle note di Rewind, come in pieno ‘68 all’urlo di ‘d’ora in poi decido io’. Immedesimatesi in un delirio autorefenziale nella Libertà che guida il popolo di Delacroix, le novelle ‘Caroline’ promettono infatti un giorno intero (sabato) senza reggiseno