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La leggenda della fondazione di Roma. Poesia, cantastorie. Satira.

L’originale di questa poesia non era in vernacolo romanesco. Qui sopra la puoi ascoltare nella versione originale. L’ho tradotta in romanesco perché riprende temi approfonditi nell’introduzione a “Trilussa contro Maciste”, quello di Roma città multietnica per vocazione.

A fondazzione
de Roma

Poesia di
Federico Berti

Quanno nascette Roma ar Palatino
tutta la gente che abbitava attorno
pe reclamà er permesso de soggiorno
je portava un pezzetto de giardino

Nun è abbastato d’apparà quer conto
pe fasse riscallà le notti insonne
se sò annati a rubbà pure le donne
che nun me pare tutto sto racconto.

Mandorno a convocà li muratori
li mejo scarpellini, l’architetti
tutti quanti veniveno da fòri.

Sti quattro bulli ancora pischelletti
mezzo ladroni e mezzo picchiatori
sò addiventati militi cadetti.


La statua del Gianbologna raffigurante il ratto delle Sabine, un tema mitologico quanto mai attuale in questi anni di lotta al femminicidio e alla violenza di genere.

QUELLA LEZIONE
DELL’ANTICA ROMA

Maurizio Bettini,
La Repubblica 31 gennaio 2017

“Scoppiò un tumulto e la gioventù romana, a un preciso segnale, si mise a correre all’impazzata per rapire le ragazze. Molte finivano nelle mani del primo in cui si imbattevano […]. Da quell’episodio deriva il nostro grido nuziale.» (Tito Livio, Ab Urbe Conditam)

… “Si narrava infatti che Romolo, al momento di fondare la città, non solo avesse raccolto a questo scopo uomini provenienti da ogni regione; ma che ciascuno di costoro avesse portato con sé una zolla della terra da cui proveniva. Scavata dunque la fossa di fondazione, destinata a costituire il centro della futura città, ciascuno di questi uomini vi gettò dentro la propria zolla di terra, mischiandola con tutte le altre. Secondo il mito romano, dunque, la città di Roma era sorta su una terra non solo “mista” di molto altre terre, ma creata dagli stessi futuri abitanti della città. Alla domanda “chi è il vero romano” dunque, il mito della fondazione forniva la risposta seguente: Uno straniero, cresciuta in una terra lontana, che ne ha portato con se una zolla per mescolarla con quelle degli altri”…  (Leggi tutto l’articolo)

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