Piazza Marino, Le canzoni dei cantastorie. Italvox Edizioni
Marino Piazza
Le canzoni dei cantastorie
Seconda edizione,
a cura di Federico Berti
In collaborazione con
Dina Boldrini, Tiziano Scandellari,
Giuliano Piazza, Gianni Molinari,
Giuliano Gamberini
Cantore del presente
La prima edizione di questo disco è uscita nel 2006 a cura di Giuliano Piazza figlio di Piazzein, del quale raccoglieva materiali incisi nei trent’anni precedenti. L’autore di quasi tutti i brani è lo stesso Piazza Marino, gli interpreti che hanno collaborato con lui sono quei compagni con cui aveva percorso l’ultimo tratto dell’avventura terrena: Tonino Scandellari, Dina Boldrini e il figlio Gianni Molinari, il proprio stesso figlio Giuliano Piazza e il compagno di scena d’allora Giuliano Gamberini. E’ dunque un lavoro che coinvolge tre generazioni di cantastorie, da quella di chi aveva fatto la strada per decenni, e quelle successive influenzate dal linguaggio della televisione. La motivazione che sta dietro la scelta di ripubblicare questo materiale, sta nell’interesse mai diminuito nei confronti di Piazza Marino e di suo figlio Giuliano Piazza. Tuttora può capitare di imbattersi in qualche persona molto anziana che ricorda ancora a memoria le sue zirudelle e canzoni ascoltate al mercato o lette su un canzoniere. Anche tra i giovani non manca chi continua a cantarne alcuni brani, in modo particolare il fatto dell’Attentato a Togliatti.
Per la grafica di copertina, trattandosi di un poeta di strada che parlava di viaggi interstellari undici anni prima che questi si verificassero nella realtà, e di un orchestrale che si avvaleva di strumentazione elettronica all’avanguardia negli anni ’80-90, si è voluto mantenere un atteggiamento di apertura verso le nuove tecnologie. Il ritratto di Piazza Marino è dunque stato realizzato ricorrendo in parte anche all’Intelligenza Artificiale, che partendo da immagini d’archivio non particolarmente definite ha consentito di realizzare un disegno in qualità, mantenendo uno stile compatibile con quello che Giuliano usava per disegnare i cartelloni. Una reinterpretazione moderna dell’antico. Lo sfondo ritrae un tipico scenario del centro storico bolognese. La copertina va dunque letta non come un ritratto ma come un nuovo cartellone realizzato da quel cantastorie che per dodici anni ha affiancato Giuliano, figlio di Marino, fino alla sua prematura scomparsa, proseguendone poi l’opera.
Zirudelle di Cantastorie
Federico Berti
Zirudella 30 all’ora
Zirudella immobiliare
Zirudella delle morti bianche
Zirudella della DAD
Zirudella l’asino in Parlamento
Zirudella del farmacista
Zirudella del vaccino
Zirudella dimagrante
Zirudella del professore pedante
Zirudella del falso ginecologo
Zirudella il giorno della memoria
Zirudella delle bufale
Zirudella lo sciacquone rumoroso
Zirudella del pappone
Zirudella della centenaria
Zirudella dei razzisti
Zirudella dei talebani
Zirudella dei semafori nello spazio
Zirudella del Peru
Zirudella dell’influencer
Zirudella del centro d’accoglienza
Zirudella del lago rosa
Zirudella complottista
Zirudella del circolo polare
Zirudella dello sciopero
Marino Piazza
Zirudella dei generi in aumento
Zirudella lo scudetto Bologna
Zirudella dell’aumento dei prezzi
Zirudella degli sposi
Zirudella del fornaio e la sposina
Zirudella della lira
Zirudella del celibato
Zirudella della rana di Codifiume
Zirudella dei cioccolatini