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Zirudella dei cioccolatini purgativi. Voce narrante Cesare Fauni

Marino Piazza, Zirudella dei cioccolativi purgativi

Piazza Marino
La festa dei cioccolatini

Musica di Salizzato-Piazza
Voce narrante Cesare Fauni

Un programma di Federico Berti
In collaborazione con Italvox edizioni
e l’Ass. Cult. Bolognese “Dino Sarti”

Zirudela avvoi dir quel
anch’stan con al cranvel
le suzes un lavurir
che a tott a val voi dir
e i an fat una societee
par baler con allegrii
tott insam in cumpagnii
e par fer una festa bela
un chilo pron ed brazadela
con di biscut e dal caramel
par finir ben al cranvel
un sozi furb e birichen
al purtè zincanta cioccolaten
ed qui propria purgativ
par fregher un su amigh
al cap sela cla totto in man
al tachè a slungher al man
quant al vest i cioccolaten
al srimpè totti bisachen
e fra dlo al giva achsè
i cioccolaten ai magn me
al tachè acsé piana pian
a magneri sanza pan
dop mezura un buiament
par la panza un muviment
in calmentr cal baleva
ogni prel al s’arfiadeva
a mté bal la steda bela
la piantée le la ragazèla
le scapee vi con al bregh in man
ed cursa come un can
e acsé al povar cap sela
an psiva più ster dentar in sèla
quant l’andeva par baler
al tacheva a truner
a iira gno una curri
dentar e fora avant indriii
cora ed zà cor ed là
al des ragaz me a vag a cà
al paghè i sunadur
e po vi con i dulur
quand al fo a ca da la spousa
lai suzes un po’ scabrousa
propria apana cal fò a let
i ciocolatin fen l’effet
dal scuraz satta i linzuu
al dsdè tott chi ragazuu
soo muier tott cativa
da let sobet la sliva
parmod ed ferla bela
la ciapa in man la matarela
e nuva conta mega dal bal
dal stanghed zà par al spal
e dal bot zà per la testa
piò fort che la tempesta
esd povar om as lamenteva
in calmenter all’a muleva
tott sporch e tott puzlent
al let totto indecent
la muier dfurtuneda
la tgno fed una gran bugheda
a causa di cioccolaten
i sen purghe gran e cen
ian ciapè totto la cagarela
tich e tac la zirudela

Traduzione
di Federico Berti

Zirudella vi racconto
di quest’anno al carnevale
è successo un gran lavoro
che a tutti voglio dire
degli amici si son trovati
han messo insieme qualcosa
per ballare in allegria
tutti insieme incompagnia
e per far una bella festa
un chilo a testa di braciole
con biscotti e caramelle
per la fine del carnevale
uno di loro furbo e birichino
ha portato cinquanta cioccolatini
ma di quelli purgativi
per fare lo scherzo a un amico
il caposala che vede tutto
ci ha messo sopra le mani
quando ha visto i cioccolatini
se n’è riempite le tasche
e fra sé pensò così:
“I cioccolatini me li mangio io!”
Così iniziò pian piano
a divorarseli senza pane
dopo mezz’ora un rimescolio
tutto un movimento nella pancia
intanto che ballava
a ogni prilla sfiatava
a metà balle è stata bella
ha piantato in asso la ragazza,
è scappato via con le braghe in mano
correva come un cane
il povero caposala
non stava più dritto
se provava a ballare
cominciava subito a tuonare
era tutto un correre in bagno
dentro e fuori avanti e indietro
e corri di qua corri di là:
“Quasi quasi torno a casa”.
Ha pagato i suonatori
e poi via con gran dolori.
Quando fu a casa con la sposa
il fatto si fa scabroso
non appena furon a letto
gran scorregge sotto le lenzuola,
i cioccolatini facevano effetto!
Colpa di quei ragazzi!
La moglie tutta arrabbiata
scendette subito dal letto
e par farla ancor più bella
è andata a prendere il mattarello
e non vi racconto delle balle:
l’ha bastonato sulle spalle!
e giù botte sulla testa,
più forte della tempesta!
Il poveretto si lamentava
intanto che continuava a mollare
Tutto sporco e puzzolente
Nel letto una gran indecenza
Alla moglie sventurata
è toccato fare un gran bucato,
a causa di quei cioccolatini
si son purgati grandi e piccini
ha preso una gran cagarella
toc e dai la zirudella!




Zirudelle di cantastorie


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