Come alimentare a batteria un pianoforte elettrico.
Fotovoltaico per artisti di strada
Generatori e accumulatori
Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada
non sono mendicanti
Come dicevo il gigantismo per alcuni sta diventando una vera e propria malattia, mi scrivono addirittura chiedendo come amplificare un pianoforte elettrico in strada. Il grande cantastorie Adelmo Boldrini di Modena si lamentava una cinquantina d’anni fa che quand’era giovane lui bastava un uomo soltanto col mandolino sul marciapiede a fermare la gente, mentre già nel primo dopoguerra non servivano più allo scopo fisarmonica, clarinetto, chitarra e batteria, si doveva mandare una bella ragazza a vendere i fogli volanti. Riletto al giorno d’oggi l’aneddoto fa sorridere, perché l’arte di strada nell’epoca della sua riproducibilità tecnica ha finito col portare in piazza pianoforti, casse da 100 Watts e garage bands al completo. Ad ogni modo non si torna indietro, possiamo traslocare nell’isola pedonale anche tutta la nostra sala d’incisione se vogliamo, basta capire come funzionano le normative e scegliere il sistema più adatto alle nostre esigenze reali, senza crearci falsi problemi. Soprattutto, prendere coscienza che la complessità va sempre a danno dell’indipendenza e della libertà.
Per suonare il pianoforte elettrico in una delle passerelle prenotabili online, con la piattaforma Arthecity promossa dalla Federazione Nazionale Artisti di Strada, basta prenotarsi un posto; al di fuori delle piattaforme, è necessario richiedere un permesso apposta e pagare un plateatico all’ufficio tributi del comune; non è consigliabile adoperare un pianoforte elettrico per esplorare nuove zone a cappello rinunciando alla legalità, in caso di problemi le autorità potrebbero sequestrarlo, danno economico rilevante. Quando analizziamo un problema dovremmo sempre osservarlo da tutte le possibili prospettive: può darsi che qualcun altro nel mondo l’abbia già risolto e che il mercato sia riuscito ad assorbire l’innovazione. Se da una parte il popolare video del clochard che suona il pianoforte alla stazione ha riscosso un notevole successo in rete, non è detto che la soluzione ideale per noi sia proprio un pianoforte elettrico, forse una semplice tastiera a batterie potrebbe fare al caso nostro con sei pile alcaline che daranno autonomia di due o tre ore con riserva in borsa. Non è lo stesso suono per carità, anche da un punto di vista scenografico l’effetto sarà diverso, ma la maggior parte delle persone potrebbe non accorgersi della differenza. Quando progettiamo un impianto per il busking valutiamo il rapporto fra lo sforzo, l’investimento e il risultato reale che pensiamo di raggiungere con quella soluzione.
Ho notato ad esempio che molti artisti di strada adoperano ancora lo stesso tipo di equipaggiamento introdotto all’epoca di Otto & Barnelli & Beppe Maniglia, vale a dire le batterie dell’automobile o delle motociclette con alimentazione a 12 volts e invertitore di corrente da campeggiatori; quel metodo, fino a dieci anni fa l’unico possibile e alla portata delle tasche di un suonatore ambulante, presentava però due problemi: il primo è che l’onda prodotta dagli accumulatori per veicoli a motore non si adattava in realtà alla strumentazione musicale, il secondo problema è che gli impianti fai da te, come abbiamo detto sopra, non davano certificazione di conformità, garanzie; inoltre l’asfalto bagnato, l’umidità nell’aria, le temperature elevate o il freddo,il vento o magari un bambino che non sa tenere le mani a posto, potevano farti passare dei brutti quarti d’ora. Per fortuna quei problemi ora sono solo un ricordo, non hai più bisogno di passaggi tanto complicati ma puoi servirti d’impianti progettati apposta per lo scopo, anche se come vedremo aggiornarsi non è sempre a buon mercato.
Una volta l’alternativa alle batterie dell’automobile era il gruppo elettrogeno a gasolio, lo stesso adoperato dai venditori al mercato, il quale però aveva un doppio inconveniente: inquinava con i gas di scarico e disturbava la quiete pubblica essendo molto rumoroso. Oggi esistono diversi prodotti che adoperano invece batterie al litio, sono veloci da ricaricare anche in un bar o nei bagni dell’autogrill. Il vantaggio di questo sistema è che oltre al minore impatto sull’ambiente e alla praticità nell’impiego, offre anche una certificazione di conformità, nei modelli più avanzati alimenta la strumentazione con onda sinusoidale, risolvendo il vecchio problema del ronzio e dei suoni ‘inscatolati’. E’ inoltre pensato proprio per la portabilità, non devi montarlo e smontarlo ogni volta. Il progresso tecnologico è più veloce della nostra immaginazione, se anche solo dieci anni fa un pannello solare da campeggiatore non poteva alimentare più che un piccolo televisore e una lampadina, ora abbiamo accumulatori che arrivano a rilasciare energia a 220 volts sufficiente per un pianoforte elettrico. (Continua a leggere…)