Sogno del mentore generoso e dell’Università
Il sogno
- Era il crepuscolo, una sorta di evento organizzato in un grande palazzo d’epoca molto sontuoso che sembrava l’università. Un atrio interno con delle scalinate particolari, una corte con un porticato intorno, com’era la vecchia università dove ho studiato e insegnato. C’era un fermento, molte persone in giro tutti che facevano cose, aggiustavano, parlavano, questa signora mi viene incontro come se la conoscessi già e mi dice: “Lo sai chi c’è al piano di sopra, che ti aspetta? Vai a vedere!”. Vado su, salgo l’enorme scalone, giro un po’ a sinistra in questi corridoi un po’ scuri perché era quasi sera. Una delle stanze entro e chi c’era? Pasolini, che mi aspettava. Lo riconosco subito come fosse un amico di vecchia data, gli dico: “Ma allora sei tu! Come stai?”, e lui: “Io ti conosco, ho visto le tue cose” e mi parla di un mio vecchio progetto, una sorta di macchina impossibile che era nell’altra stanza e lui avendola vista ne era rimasto affascinato. Lui però sosteneva non fosse la cosa migliore che avessi fatto e mi chiedeva di fargli vedere altre cose. “Voglio vedere, che se poi riesco appena mi libero vorrei lavorarci sopra”. Mostrava una disponibilità nei miei confronti, come se volesse aiutarmi, promuovere il mio lavoro, allora mi prendeva le mani fra le sue, sorridendo mi guardava, voleva farmi coraggio. Ero felice e soprattutto non mi sentivo in soggezione, come se lo conoscessi da sempre.
L’università è il tempio della conoscenza. Suggerisce un desiderio di imparare nuove cose, apprendere, sviluppare abilità e competenze. L’antichità del palazzo e la sontuosità dell’architettura indica un riferimento al passato, al senso delle radici e dell’appartenenza, ma anche una ricerca di stabilità, sicurezza nella vita. Il grande evento può rappresentare il desiderio di partecipare a un’esperienza culturale significativa, se è presente un viavai di molte persone impegnate nell’allestimento vuol dire che si tratta di un’occasione importante, nel corso della quale possiamo conoscere nuove persone, stringere nuovi contatti, trovare nuove opportunità. Si vuole imprendere qualcosa, tanto più se dell’evento siamo partecipi in prima persona. La presenza di un grande intellettuale del passato, peraltro defunto da molto tempo ormai, può indicare indicare una ricerca di ispirazione e sapienza una ricerca interiore. Si vorrebbe cercare una risposta alle nostre domande. E’ utile approfondire le specificità del personaggio sognato, le ragioni della nostra ammirazione per lui, affinità che avvertiamo con la sua memoria. A cosa potrebbe servirmi conoscere a fondo la sua esperienza, come potrebbe arricchire la nostra conoscenza? Il fatto di esporre le proprie creazioni a questa mostra, denota senza dubbio la ricerca di nuove opportunità per farsi conoscere, promuovere il proprio lavoro, o semplicemente la volontà di farsi conoscere.
I complimenti di un grande artista possono suggerire che stiamo cercando di ottenere l’approvazione o il riconoscimento degli altri per il nostro lavoro, di imparare da coloro verso cui portiamo rispetto e ammirazione, o magari che stiamo approfondendo un determinato campo e desideriamo coltivare nuove conoscenze a riguardo, ad esempio un approfondimento sulla poetica di Pasolini. Non solo la ricerca di una maggiore fiducia in sé stessi ma anche una fonte di ispirazione. Stiamo cercando molto in alto i nostri modelli. Se l’artista famoso poi stringe le nostre mani in modo sincero e premuroso,
potrebbe denotare la nostra ricerca di un pigmalione, un mentore, una figura guida nella nostra carriera artistica o professionale, o anche solo di motivazione e incoraggiamento. Tanto più se non proviamo soggezione per l’incontro con il personaggio di rilievo che ha espresso ammirazione nei nostri confronti. Sentiamo di voler fare un passo importante nel mondo che stiamo iniziando a frequentare, è venuto il momento di mostrarsi, valorizzare la propria opera sia a livello professionale che intellettuale o affettivo. Il tono del sogno si direbbe positivo e incoraggiante, sebbene il desiderio di lasciarsi guidare da qualcuno che si ammira potrebbe suggerire anche un eccesso di autocritica rispetto al nostro lavoro, che dovremmo imparare ad apprezzare per quel che è superando le insicurezze, ma soprattutto pur riconoscendo l’importanza di porsi dei modelli da seguire, è necessario non lasciarsi intimidire dalle persone che vediamo affermate nel successo o più rispettate di noi nel proprio campo, mantenendo un’apertura interiore per poter imparare da loro quello che riteniamo possa arricchire il nostro percorso e nello stesso tempo badando a non perdere la fiducia in noi stessi e nelle nostre abilità.
Vi è poi un altro aspetto cui la cabala dei sogni tende ad associare la figura del mentore, ed è l’invidia. In particolar modo, l’invidia dei parenti verso il nostro successo in un campo nel quale non avrebbero mai pensato che potessimo eccellere. E’ importante saper comunicare la nostra gioia nel perseguire gli obiettivi, ma non calcare troppo la mano sui nostri successi per non suscitare dei risentimenti o delle rivalità. E’ positivo conseguire dei successi, ma la nuova posizione che si consegue bisogna poi saperla sostenere mantenendo la propria umiltà di sempre. Infine, tra le raccomandazioni che un tempo si potevano udire dagli anziani confidenti era il fatto che doversi rivolgere a un promotore per valorizzare il nostro lavoro, può voler dire che non ci sentiamo in grado di farlo noi stessi e questo potrebbe non essere sempre un fattore positivo. Prendersi cura personalmente dei propri affari, quali che siano, anche quando possiamo contare sull’aiuto di qualcuno più inserito di noi. Non lasciarci abbagliare dalla luce nei suoi occhi.