L’irragionevole dissenso contro il Green Pass tra propaganda e opinionismo esasperato.
L’irragionevole dissenso contro
il Green Pass tra propaganda
e opinionismo esasperato.
Articolo di Federico Berti
Un esperimento sociale
Ringrazio chi ha partecipato in questi due giorni al forum, di cui incorporo le discussioni sotto questo articolo in modo che possiate averne una visione d’insieme, dato che il ‘mostro distopico’ dei social networks vi fa vedere solo quel che pare a lui. Spiego meglio com’è nata quest’operazione. Ho pubblicato a distanza di poche ore una serie di brevi messaggi ognuno di lunghezza inferiore ai 120 caratteri, in modo tale da sfruttare i post in evidenza di Facebook, che compaiono in dimensione molto più grande e su sfondo colorato, ottenendo una visibilità molto maggiore rispetto a un unico articolo con link esterno. Le frasi erano pensate fondamentalmente per deridere e irritare chiunque avesse partecipato alla manifestazione organizzata e presieduta da Forza Nuova, in collaborazione con i partiti neofascisti di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, contro il decreto sul Green Pass. L’obiettivo era spingere quelle persone a manifestarsi nel forum, un po’ per poterle identificare e valutare nei casi più estremi l’opportunità di scollegarle dalla mia bolla, un po’ per poter raccogliere un campionario delle loro obiezioni, sentire che cos’hanno da dire quando si trovano davanti all’opportunità di farlo, un po’ per capire quanti sono percentualmente, se siano davvero così tanti o se non costituiscano solo una ristrettissima minoranza, molto rumorosa, come la rana che voleva sembrare un bue e gonfiò la gola fino a scoppiare. Ho evitato il crosspost nei gruppi dedicati a questi temi, estendere il dibattito al di fuori avrebbe comportato un impegno che mi avrebbe richiesto più tempo e a mio parere sarebbe stato inutile, poiché come si può leggere nelle fonti primarie della discussione, gli argomenti si ripetono in modo abbastanza circolare. Bene, ora tiriamo le conclusioni.
Una minoranza rumorosa
Intanto bisogna dire che gli intervenuti a favore delle manifestazioni contro il Green Pass sono davvero una sparuta minoranza, rispetto a quelli che hanno manifestato invece la posizione opposta con un clic, con la condivisione di un messaggio oppure con un breve commento. La proporzione è realmente incomparabile, il più aggressivo dei post è arrivato a un centinaio di adesioni positive, a fronte di poche unità che hanno manifestato il parere opposto, siamo intorno a una percentuale inferiore al 5-6%. Questo l’aspetto positivo, che mi riconferma un atteggiamento generalmente ‘sano’ rispetto a questi temi. L’italiano non è ostile al vaccino e ha capito le ragioni di questo provvedimento, che oltre tutto consente anche ai non vaccinati di avere una vita sociale soddisfacente. L’aspetto più critico in quest’operazione è però che non contando le teste, ma gli interventi, allora le proporzioni s’invertono. Il forum è stato letteralmente occupato da pochissimi interlocutori che hanno ingaggiato conversazioni molto lunghe, dedicando anche del tempo al confronto. Là dove gli altri si sono limitati a un commento generico di supporto alla mia ‘provocazione’, ma poi sono rimasti in disparte, quelli che si erano sentiti chiamare in causa hanno insistito con una tenacia che è comunque degna di attenzione e che agli occhi dell’algoritmo di un motore di ricerca costituiscono la classica gallina-dalle-uova-d’oro in quanto aumentano l’engagement dei post e dunque la permanenza nei loro canali, quindi la monetizzazione attraverso la pubblicità che loro stessi erogano su quei canali. Ragion per cui nel web questo tipo di voce viene replicata fino al parossismo, mentre tutte le altre, quelle della maggioranza, sono di fatto schiacciate dalla minoranza attiva.
La propaganda neofascista
Molto rumore per nulla? Non si direbbe, dato che il risultato è un ingrossarsi progressivo delle loro file: nelle precedenti manifestazioni erano in numero inferiore. Soprattutto, dall’altra parte non incontrano praticamente alcuna resistenza. Siamo cioè di fronte a una ristrettissima minoranza, molto rumorosa, che sta imponendo alla maggioranza il suo punto di vista attraverso un attivismo ‘militante’. Inutile dire che sono posizioni completamente antiscientifiche, una politica assolutamente reazionaria, anche da parte di quelli che si autoproclamano ‘di sinistra’. Di una manifestazione quel che conta è chi l’organizza, non chi si aggrega: marciare accanto a gruppi di neofascisti che urlano nei megafoni col logo di Forza Nuova ben impresso sopra, non fa che dare al cittadino l’impressione che quella fazione sia dominante nella scena. E’ il motivo per cui questi ultimi hanno segnalato molto bene la loro presenza e risultano di fatto le sole bandiere in campo oltre al tricolore, tutti gli altri non hanno portato altro che l’acqua al mulino di queste frange eversive, sovraniste, sessiste e razziste, che da un anno e mezzo cavalcano l’onda della paura per raccogliere nuove adesioni. La conclusione è che l’esperimento dà ragione a loro. In pochi, stanno dettando legge a molti. Monopolizzano le discussioni, convincono anche una parte dei loro nemici apparenti, o di quelli che teoricamente si dichiarano dalla parte opposta. Il tutto, senza alcun fondamento scientifico, poiché nelle loro parole non si trovano riferimenti a studi conclamati ma solo vaghe interviste a dubbi personaggi esterni alla comunità scientifica, dei quali essi stessi dimostrano e addirittura ammettono di non aver approfondito né i meriti scientifici pregressi, né l’autorevolezza delle fonti, né l’identità dei canali che hanno dato loro spazio. Questo il risultato dell’esperimento, a mio parere non molto rincuorante.
Lascio qui sotto le fonti originarie, ovvero i post di Facebook e le relative discussioni. Al momento posso solo dire che social network e motori di ricerca stanno consegnando il mondo in mano ai trolls. Gli altri stanno a guardare esterrefatti, incapaci di prendere una posizione: le piazze di fatto sono in mano a Forza Nuova e ai fascisti, la loro disinformazione ‘contagia’ un numero sorprendente di persone apparentemente razionali, quelle che poi in questi due mesi sono arrivate addirittura a dare del ‘conformista’ chi raccomandava prudenza avendo già previsto l’evoluzione delle nuove misure. Il tutto, senza poter contare su una sola fonte scientifica alla base di queste prese di posizione, nessuno ha cioè saputo fornire delle basi, un autore credibile, un testo di riferimento, solo vaghe allusioni e convinzioni personali che rasentano l’ossessione della diffidenza già segnalata da Ascanio Celestini in questi stessi giorni. Una minoranza rumorosa, capace d’influenzare il comportamento delle masse attraverso la propaganda. Questa al momento la situazione. Stiamo a vedere come evolve nel futuro. Intanto vi ringrazio per aver partecipato.