F. Berti, “Le corna del Mosè” Foxtrot. Uomo orchestra italiano.
Nel video qui sopra la mia canzone a ritmo di foxtrot in chiave satirica rispetto all’ossessione e al mito della cosiddetta privacy. Mosè si ribella a Michelangelo accusandolo di sfruttare la sua immagine per ottenere successo e notorietà.
Le corna del Mosè
Contrasto di
Michelangelo e Mosè
Valter Colle Edizioni
Ossigeno Srl
Parole e musica:
Federico Berti
La volta che il vecchio Bonarroto
restò basito guardando il suo Mosè
pensò al pontefice sovrano
Giulio II padron dell’atelier
scrutava le corna del profeta
con quella dieta da gran camminator
nel mentre che osserva le sue dita
la statua parlò al creatore.
“Vecchio imbecille” l’ebreo volle esordire
“Ma quante pene tu mi vuoi far patire
per compiacere l’infame tua clientela
che all’altra vela volse il timon
Vuoi farti gloria sfruttando il nome mio
invoco allora la legge dell’obliò
sei solo un servo un poco malcontento
senza talento né dignità”.
Sorpreso da tanta maldicenza
per la violenza del gran predicator
parole fragranti come rose
quello rispose ferito dentro al cuor
“Tacermi ritengo buon servizio
questo comizio d’infamia e di viltà
Ringrazia l’antico ritornello
e lo scalpello nella mia mano
Boia d’un cane! Signore dei giudei,
da quanto tempo in polvere tu sei
solo un ricordo nel libro del messale
tradotto male tanti anni fa.
Un’ombra antica saresti a dire il vero
tra le mie forme rinasci nel pensiero
se giudicarti volessi dal contegno
tu non sei degno di tanto onor”
Ciò detto posato lo scalpello
un gran martello l’artista sollevò
ma prima dell’atto inconcludente
un sorvegliante il braccio disarmò
Il sommo vicario in Vaticano
Disse al villano: “Riprendi la tua via!
Tra messe fioretti e penitenze
sante indulgenze, quel sasso è roba mia!”
Il vecchio artista desiste a vendicare
ma il patriarca vorrebbe denunciare
diffamazione, minaccia e vituperio
lo guardò serio, così parlò:
“Devi esser grato al mio benefattore
la tua insolenza e il vago disonore
di te non resta che il nome un po’ sbiadito
hai già fallito, non mi scocciar”
SUONA QUESTA CANZONE
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Parole e musica
di Federico Berti
Leggenda vuole che Michelangelo Buonarroti, dopo aver scolpito in età ormai avanzata la statua del Mosè, capolavoro dell’arte visiva italiana, sia rimasto talmente estasiato dall’armonia delle forme che gridando “Perché non parli?” abbia preso a martellate un ginocchio del profeta. Come al solito ogni leggenda offre lo spunto per ricamarci sopra e così in questa canzone ho voluto immaginare che i fatti si siano svolti diversamente: la statua si ribella al suo creatore per le corna che le ha scolpito in testa, lo rimprovera minacciandolo di rappresaglie legali, quello afferra un martello per colpire il manufatto, la mano pietosa di papa Giulio II impedisce che la statua venga distrutta: quel sasso è roba sua.
Il surreale contrasto diventa occasione per fare della satira grottesca sulla nuova legge europea che sta gettando nel panico la rete, il cosiddetto GDPR o privacy policy: qualcuno come al solito se ne approfitta invocando la normativa per fini antilibertari, ad esempio far togliere articoli sgraditi da un giornale o recensioni negative della propria azienda. In realtà la nuova legge non entra nel merito del diritto costituzionale alla libera espressione, ma è stata pensata per disciplinare la raccolta e il trattamento dei dati personali, che è cosa molto diversa dalla critica letteraria o dall’informazione. State pur tranquilli, nessuno può rimproverarvi di aver scritto un articolo sull’ultimo disco del vostro cantante preferito.
Nel testo ho voluto inserire un po’ di citazioni storiche e letterarie, come la storica polemica tra ebrei e cristiani sulle corna di Mosè, che nelle versioni ebraiche dell’Antico Testamento erano letteralmente ‘raggi di sole’, ma in quelle latine divennero per l’appunto attributi del diavolo; questi e numerosi altri dettagli lasciano ai più smaliziati qualcosa da spolpare intorno all’osso, anche se il testo è pensato come una canzone in stile Carlo Martello che ritorna dalla guerra, da cantare in strada. Spero che i due noti personaggi non se ne abbiano a male se sfrutto i loro nomi per convogliare traffico sul mio sito, nel caso li invito a scrivermi in modo che possa dar loro i dati personali del mio avvocato.
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