Fake news tra moda e ossessione.
Il ministero della verità
L’ossessione per le Fake News
Tratto da Federico Berti “Le vie delle fiabe
Il problema che avevamo incontrato all’inizio di questo libro, chiedendoci se Biancaneve fosse più tedesca, più francese o più italiana, ovvero quale fosse la ‘vera’ favola e quale la ‘copia’. In questo capitolo partiremo da un’immagine di propaganda e mostreremo in che modo lo stesso documento può essere usato da due diverse fonti per esprimre due contenuti diametralmente opposti, cosa che riporterà l’atteggiamento dell’osservatore a quell’idealismo filosofico che nega l’esistenza stessa della realtà al di fuori delle idee che consentono di decodificarla interpretando i dati dell’esperienza. Vivere è interpretare, per questo non esistono notizie vere e dunque, per conseguenza, non esistono notizie false. Non si parla d’altro da qualche tempo, smentire vere o presunte menzogne sta diventando una moda per alcuni, un’ossessione per altri. Ma siamo proprio sicuri che la smentita sia davvero attendibile? Non mancano le sorprese, come dimostra una polemica tra Butac e Pandora Tv salita alla ribalta dei media nazionali.
Il problema è grave dal momento che come vedremo può causare tragedie di proporzioni immense, l’ansia di smentire bufale è ormai un trend dilagante, ma di quali verità stiamo parlando? Accusato di manipolazione consapevole, pur sulla base di documentazione inconsistente e fuorviante come puoi leggere in questo articolo, un video di Pandora Tv mostra alcune incongruenze nell’informazione sul Medioriente sostenendo che gran parte delle notizie trasmesse nei social networks siano in realtà prodotte in studio, non corrispondano cioè a ‘verità’. Lo stesso Michelangelo Coltelli della redazione di Butac, sito posto sotto sequestro per qualche giorno in seguito alla denuncia d’un medico, è più volte intervenuto sulla distorsione delle notizie dalle zone di guerra. Quel che non si comprende è il motivo per cui due redazioni che affermano la stessa cosa debbano competere tra loro invece di collaborare; la ragione viene chiarita qualche giorno dopo dal ritrovamento di un secondo video in lingua inglese che riporta la stessa serie iconografica di Pandora Tv, stesse immagini ma conclusioni opposte. Lo stesso documento, usato per ‘dimostrare’ due tesi opposte…. (Continua a leggere)