La strategia del dromedario. Memorie d’un saltimbanco. ‘Buskers’ Ep.11
La strategia del
dromedario
Frammento XI
Commento musicale:
P. Daniele, “‘O cammello ‘nnammurato”
FAI PARTIRE LA MUSICA
BISOGNA BERE
MOLTA ACQUA
Bisogna bere molta acqua, non meno di tre litri al giorno”. Il biondo mi sorride versa il tè porge lo zucchero, latte o limone? E’ iscritto alla facoltà d’architettura, viene da un piccolo paese nelle Marche. S’è fatto due conti, mezzo milione al mese più bollette condominio riscaldamento: meglio otto mensilità in una volta e un dromedario tutto mio, sei posti letto coll’acqua calda. In meno d’un anno riprendo la spesa, mi laureo alla faccia degli affittacamere. Siamo accampati nei pressi d’una scuola elementare, condominio ben frequentato. Viale ombroso con vista sui colli, zona bianca non si paga il posteggio e nessuno si cura di te. Meglio di così… “Il più è non farti notare” mi spiega, con l’aria di chi la sa lunga. Ogni giorno si ferma in un quartiere diverso, non torna mai prima d’un mese o due così lo prendono per un turista, o un commesso viaggiatore.
Ne conosce a decine di posti come questo. A volte insospettabili, non esiste un parcheggio per tutte le occasioni; ovviamente non dirà mai dove sono, se si sparge la voce è finita! Non fuma, il biondo. Beve il suo tè senza fretta. Dipende poi dalla bestia che ti porta, nuovo nemmeno a parlarne; usato dipende che vuoi farne ma non spaventarti per un po’ di ruggine, dovrai tenerlo quattro o cinque anni se va bene… Non è bello a vedersi? Meglio, contratta. Scendi bellino, se vuoi vendere! Solo una cosa non badare a spese, la meccanica. Se ti lascia a piedi in qualche rissa notturna, o se ti parcheggiano accanto dodici prostitute in assetto da guerra, uno toglie anche volentieri il disturbo. La meccanica vuole in ordine sennò è come una roulotte, non puoi abitarci dentro. Importante anche il quando: in autunno si compra meglio, tanti suicidano il cammello dopo l’ultima vacanza estiva. Puoi cavartela con poco, cinque dieci milioni passa la paura.
L’OLANDESE VOLANTE
Ora è tardi però, devo salutarti”. Ha ragione, non sta bene. Luci accese dopo cena meglio poco, si scarica la batteria e poi meno vedono da fuori meglio è. Visite di cortesia brevi occasionali… Vorrei il mantello che rende invisibili, l’anello magico! Il controllo sociale è sempre altissimo, non vanno per il sottile se ti prendono di mira. Puoi passare guai anche seri, ma di questo vi parlerò più avanti. “Non perderti d’occhio” si raccomanda il biondo, devi sapere cosa vuoi da te stesso, può darsi che la vita non ti conceda una seconda possibilità. Lui è qui per laurearsi, ha le idee chiare. Buona strada! Buona.
Torno a bordo, spengo la stufa. Sinistre leggende si raccontano… Non tengo mai il riscaldamento acceso mentre dormo, piuttosto mi copro. Sgancio la leva, preparo il letto. Nel sacco a pelo si dorme nudi è la prima cosa che impari, serve a trattenere il calore del corpo evitando la condensa: coperte quante ne vuoi, ma il pelo sulla pelle. Lascia uno spiraglio nell’oblò sul tetto, l’aria vuol secca. Il tuo fiato produce vapore che di notte ghiaccia sul vetro. Tanto se piove te ne accorgi dal rumore… Un’altra cosa, tieni sempre un coltello sotto al cuscino e prega che non ti serva mai. Ora puoi dormire, intorno è silenzio. Un quartiere per bene il Meloncello. Il biondo vuol fare l’architetto, e tu? Devi sapere cosa vuoi da te stesso, perdersi è un attimo: finisci come l’Olandese volante, che per salvarsi da una tempesta vendette l’anima al Diavolo e finì a vagare per l’eternità sopra una nave fantasma. O come l’ebreo errante, che passò davanti al Cristo morente sulla croce e gli rifiutò un sorso d’acqua, da allora non trova pace. E tu? Dov’è il centro del tuo tabellone? Propizio avere dove recarsi. Bisogna bere acqua, molta acqua. Non meno di tre litri al giorno. Il più è non farti notare.