Lucciole nel giardino del convento. Gli anziani raccontano. Interviste in casa di riposo.


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F. Fellini, Le notti di Cabiria, 1957

Lucciole nel
giardino del convento

C’era differenza tra
il giorno e la notte

In collaborazione con Villa Maia
via Altura 7, Monghidoro (Bologna)

LA MAMMA STANOTTE HA FATTO UN BIMBO

“Oggi sul giornale parlavano di una suora che non dormono più a Rimini per via delle lucciole, fanno chiasso sotto la loro finestra, vanno anche nel giardino del convento poi chissà se fan le loro cose, io non c’ero ma laggiù capita di tutto. Con tanti posti proprio dalle suore! Potrebbero stare in disparte, noi abbiamo la clinica del Toniolo che là dietro c’è un viale non voglio dirlo. Nel mio negozio veniva sempre una di queste a fare la spesa prima di andar via la sera, un orario che iniziava molto tardi; non era tanto alta ma distinta, sempre vestita bene, molto truccata però non volgare. Bisogna poi vedere quando partiva, ma c’era una differenza tra il giorno e la notte; a far la spesa sembrava naturale, allora avevo saputo che faceva il mestiere da alcune persone che le abitavano vicino casa. Un po’ dipende dagli uomini, anzi quasi tutto da loro perché se non ci andassero forse smetterebbero: han bisogno di soldi, quando nessuno glie li dà vedrai che trovano un lavoro diverso. Insomma dopo un po’ venne in negozio il figlio di lei, che mi disse: “La mamma stanotte ha fatto un bimbo”. Senza babbo. O forse con tanti babbi, ma lui non lo saprà mai. Meglio”.

LA PROSTITUTA DELLA PORTA ACCANTO

“Non so se avesse marito, noi non l’abbiamo mai visto. Era una donna ben educata, in mezzo alla gente si capiva. Non diceva male parole, solo dopo abbiam saputo cosa faceva la notte. Quelle di oggi invece sono cambiate, vestono più volgari mezze nude anche di giorno; ricordo la chiesa del Baraccano che le spose andavano a prendere la pace, così la chiamavano; quand’ero ragazzina già non usava più per la messa e di notte il portico era mal frequentato, così a noi dicevano che quelle signore si sacrificavano a sostenere le colonne perché non venissero giù, il guaio è che noi ci credevamo, vallo a dire alle bambine di adesso, ne san più di noi messe insieme. Ad ogni modo nel condominio da noi c’era una prostituta, di giorno sapevan tutti cosa faceva ma non era oggetto di scandalo perché vestiva bene e si comportava come una signora. Non riceveva i clienti in casa, per noi un’inquilina come le altre. Adesso invece vanno in giro seminude anche di giorno, anzi visto che sono tante devono farsi vedere di più sfacciate, più provocanti e se vogliamo più aggressive. Ora poi c’è del vizio, bambine che van coi vecchi per denaro,una di quelle disse quando l’arrestarono: “Abituata al lusso e girare in taxi non saprò come fare”, una frase così messa in bocca a una quindicenne ti gela il sangue. Peggio ancora se pensi che era stata su madre, diceva: “Ci son le bollette da pagare”, infatti è andata in galera anche lei”.

https://www.popolis.it/brescia-nascosta-artigiani-frati-mercanti-ladri-e-prostitute/

LA MAGGIOR PARTE SONO SCHIAVE

“Un nonno toscano, il babbo della mamma, ha sacrificato tutte e due le nipotine, gli dava proprio i soldi lui e diceva di stare zitte ma la più grande parlò e quando lo seppe il babbo successe un macello: le portò da uno specialista per farle visitare. Non eran più buone a nulla, non si potevano sposare. Il giovane mandò in coma il vecchio e finì in galera, poi al processo quando saltò fuori la verità lo misero fuori. Che brutte cose. Adesso tante di quelle che vengono in italia sono attirate dalla malavita con promesse di lavoro, di carriera e quando son qua minacciano le famiglie, tolgono loro i documenti, le costringono. Don Oreste Benzi le andava a prendere per recuperarle, con la sua associazione; quelle africane addirittura gli fanno un incantamento per convincerle che se scappano muoiono, così rimangono legate con la paura. E’ sconcertante, come dico la maggioranza poverette son così; poi ne trovi anche altre convinte di far bene, mandavano a casa un sacco di soldi per comprare dei negozi, delle case, dei terreni. Son poche però, la maggior parte schiave, le seviziano, le violentano, le ammazzano anche. Una volta non vedevi tutto questo perché a guadagnarci sopra non erano la mafia o la camorra, ma lo Stato. Che non è una bella cosa da dire, ma meglio che lo schifo di adesso. Almeno venivano visitate, ora non c’è nessun controllo di salute. Per le strade chissà con chi vanno, si vestono e si svestono nei taxi, han tolto la cabina del telefono che la mattina tu scendevi trovavi lì per terra i fazzolettini sporchi; poi anni fa c’erano anche le stradine buie, ormai fra telecamere e lampioni è tutto uno spettacolo che hai voglia te”.

LA SINDACALISTA DELLE PROSTITUTE

“Comunque c’è una sindacalista delle prostitute, ha detto che vogliono riunirsi in cooperativa e pagare le tasse, cittadini come gli altri. Prendere in affitto una casa, chiamare dei medici, farsi assistere, una pensione. Questo sarebbe il meglio, è tanto che ne parlano ma non se ne viene mai a capo; anche perché qual’è il palazzo in cui accettano che vi sia un condominio così? Potrebbero fare come all’estero, dove ci son dei quartieri apposta. Devono essere però sorvegliate molto bene dalla polizia. Comunque al mare tutti gli anni si legge che i sindaci fanno l’ordinanza, van via da un posto e le ritrovano in quell’altro, è inutile. Uno mandava in giro i vigili e fotografavano chi si fermava, poi magari arrivava a casa la foto; vedrai che sfasciata la famiglia, quello ci va due volte. L’adescamento è vietato, lo sfruttamento anche, la prostituzione no. Perciò la proposta della sindacalista non è sbagliata, così non guadagnerebbe nessuno sul corpo delle donne, nel documento potrebbero scrivere la libera professione e sulle ricevute fiscali chi lo sa, forse assistenza morale e materiale? Massaggi curativi? Tipo la fattura del fontaniere, restauro condutture esterne”.

dipinto meretrici prostitute
https://www.gogofirenze.it/meretrici-e-prostitute-a-firenze-storia-del-mestiere-piu-antico-del-mondo.html

IL MESTIERE PIU’ ANTICO DEL MONDO

“Certo uno che è sposato forse avranno problemi in famiglia, una volta facevano la fila nelle case chiuse, al mare ho conosciuto una signora, la troviamo lì da sola che aspettava, chiediamo: “Che fai qui?” e lei rispose: “Aspetto mio marito è andato via un attimo”, poi abbiam saputo che aveva l’amica. Povera donna, scappava sempre e lei ingenua gli credeva. Ma è proprio così indispensabile? Forse qualche volta succede che le loro mogli non li soddisfano, così vanno a cercarsi altre emozioni, però non è sempre così: alcuni son proprio dei viziosi, secondo chi trovano. Se avessi saputo del mio marito che andava con una di quelle, lo sbattevo subito fuori di casa, tornava poi dalla sua mamma. E se non lo voleva s’arrangiava, per me non lo perdonavo nemmeno se mi veniva a pregare in ginocchio. C’è un’indagine della sanità, dicono che la maggior parte delle donne ammalate di Aids l’han presa dal marito. Il figlio di una mia amica sposò una rumena che aveva fatto la prostituta ed è morto così. Morale della favola se lo chiamano il mestiere è più antico del mondo vuol dire che la soluzione non è proprio dietro l’angolo, però voialtri uomini vedete un po’ di fare i bravi sennò vi mettiamo fuori di casa, poi dormite sullo zerbino”.

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