Gli angeli prendono il volo
Angeli
prendono il volo
L’ospedale fantasma n.23
Romanzo di Federico Berti
FANTASCIENZA ITALIANA
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TRENTAMILA BIGLIETTI
E’ giunta l’ora. Il comitato organizzatore non ha svolto incontri formali, non parla quasi mai in modo esplicito ma con un linguaggio fatto d’allusioni, proverbi, motti di spirito. Ognuno conosce la disponibilità dei volontari da qualche loro vago, disordinato accenno, sappiamo ad esempio che s’è unito a noi un idraulico, un elettricista, un fabbro, un falegname e persino il compagno Selvaroli del mobilificio omonimo, quello con la foto di Gramsci appesa in segreteria. Buono a sapersi. La frequentazione dell’istituto s’è intensificata, specialmente alla preparazione dei tortellini partecipano ancora uomini, donne e bambini di tutto il circondario. Mai gli stessi, cambiano sempre. Sono persone molto caute, evitano l’assembramento per non mettere in allarme il sistema di sorveglianza, sanno distribuirsi in orari differenti del giorno e della notte.
La bionda responsabile dell’assistenza sociale sembra nervosa, non riesce a ricostruire il disegno che abbiamo in mente e del resto non posso biasimarla, nessun individuo di buon senso lo crederebbe possibile: un rave party all’ospedale giudiziario Alderico Barbacani, con visite guidate al santuario, mostra esposizione dell’artigianato locale, processione per San Precario, tortellini, polenta, conferenza stampa, clamoroso concerto di chitarra steampunk. E’ un clima di consapevole omertà quello che si respira tra i convitati, gran giorno alle porte. Trascorse le festività natalizie tra prove musicali, atellier d’arte, laboratorio gastronomico, Manuel ha modellato con le proprie mani un gigantesco mutoid con relativo baldacchino da portare a spalla in trionfo, s’è sparsa la voce tra i venditori del mercato antiquario. E’ tutto pronto ormai, non rimane che informare televisioni, radio, giornali: pochi giorni mancano, dovremo agire in modo rapido selezionando con cura i nostri obiettivi. Al culmine della festa presenteremo la documentazione rinvenuta in biblioteca mostrando i controversi legami tra l’azienda ospedaliera, l’istituto di domotica e la speculazione della finanza internazionale.
Propaganda aerea
Vlad di Valacchia è un soldato moderno, addestrato a ottimizzare le risorse umane. Ricercato dalla polizia, dai carabinieri, dalla guardia forestale, non è la legge dello Stato a preoccuparlo quanto piuttosto la rete di protezione criminale cui s’è dovuto rivolgere per mettersi in salvo dopo l’incidente col gioielliere. Temeva la vendetta dei tagliagole. Vuole soltanto andarsene dal paese, col polverone che si alzerà a breve qui intorno avremo i riflettori puntati sull’istituto, le forze dell’ordine dispiegate per controllare ogni sentiero, ogni strada, ogni corso d’acqua, condizione ideale per un uomo d’azione abituato a sparire come l’illusionista da un baule sommerso. E’ per questo che ha scelto d’aiutarci, non m’illudo stia perseguendo chissà quale improbabile via della redenzione, mi basta sapere che ha bisogno di noi per poter svanire nel nulla; sulle prime gli avevo chiesto di preparare brevi comunicati inviandoli agli uffici stampa della regione, contavo ingenuamente sulla trasmissione spontanea delle notizie.
“Tu vuole scherzo” risponde, “Là dentro forse hai fortuna che trova due o tremila in trappola di coniglio, loro legge te biglietto ma non va di nessuna parte, solo parla, nessuno alza culo di sedia”. Mi rendo conto che ha ragione il soldato, la rete è in mano all’inedia: ogni giorno le agenzie stampa ricevono migliaia di comunicazioni gran parte delle quali anonime o insignificanti, non riescono a leggerle per intero ma scorrono tutt’al più qualche titolo affidandone la preselezione a complicati filtri elettronici, nelle cui maglie si va a impigliare buona parte delle notizie destinate a non essere mai accadute per davvero. A meno che l’ente comunicatore non possieda abbastanza denaro da sponsorizzare una campagna di promozione, dal momento in cui getti una bottiglia in mare potrebbero trascorrere mesi, anni, prima che qualcuno la raccolga. “Lascia di fare me fratèalo, se forse entra in sistema di controllo prende ancora due o tre macchine, tu lega borse di biglietto e può guidare dove noi vuole. Notizia come piove di cielo”. Una bomba.
LA DANZA INTORNO ALL’AQUILONE
Mi sembra un sogno, a quell’uomo basta un dispositivo mobile per infilarsi nel loro sistema operativo, in men che non si dica vediamo accorrere minuscoli aereoplani leggeri come un soffio di vento, assicuriamo il carico di volantini e impostiamo la traiettoria che poi lo stesso Vlad controllerà dal suo telefono. Violata la piattaforma attraverso cui i tecnici del sevizio di sorveglianza controllano gli androidi, l’assassino ne ha catturati alcuni tra quelli destinati alle operazioni in caso di tumulto, sono molto veloci ed essendo progettati anche per le incursioni nelle retrovie possono caricare un peso più consistente.In poche decine di minuti volando basso lontano dai centri abitati possiamo raggiungere le principali emittenti della televisione locale e nazionale. Gli angeli prendono il volo danzando intorno all’aquilone di Manuel Sandino, per poi sparire nella foschia dell’inverno.
Abbiamo ricopiato a mano quasi trentamila biglietti negli scorsi mesi, ne distribuiremo alle principali università romagnole: entro stanotte pioveremo come falchi su Firenze, Prato, Pistoia bussando alle porte delle osterie, dei centri sociali, delle case occupate, per garantire la massima partecipazione a giovani e studenti. Ciascun biglietto contiene un brano dal testamento dell’architetto, confrontandoli forse qualcuno troverà evidente che messi in fila danno un discorso compiuto: nel volgere di pochi giorni li avremo tutti nel giardino dell’ospedale, incuriositi dal mistero delle citazioni incomprensibili. Mentre l’innesco della bomba si prepara a esplodere con gran riverbero sull’opinione pubblica, noto in lontananza un’ombra inquietante che osserva le nostre manovre; nascosta in parte dal pilastrino della Madonna è l’angelo della robotica, la Venere binaria. Quella che chiamano ‘Maria’ segue i nostri movimenti con vivo interesse. (Continua)
Laureato al Dams di Bologna con una tesi sulla narrazione, Federico Berti è dal 1994 cantastorie, artista di strada, uomo orchestra, romanziere, scrive libri e incide musica. “L’Ospedale Fantasma” è stato pubblicato per la prima volta a puntate su questo sito, stampato per la distribuzione in libreria è disponibile per la lettura in digitiale, EPUB |PDF. Scarica il romanzo
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La distopia tecnologica in un romanzo
ambientato sull’appennino bolognese
che racconta una realtà inquietante
sospesa tra presente, passato e futuro
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Romanzo di fantascienza. Qualsiasi riferimento a fatti, personaggi o cose realmente esistenti è del tutto casuale. Cyberpunk, satira sulla crisi del welfare. Seguito ideale di una storia iniziata col “Boia dell’Alpe”, thriller italiano che puoi trovare qui . Scarica il libro in epub, kindle, mobi, pdf oppure leggi la prima stesura su questo sito.