Laboratori pubblici o privati?
In collaborazione con Villa Maia
via Altura 7, Monghidoro (Bologna)
Dopo il recente caso della bambina morta perché non vaccinata, le ospiti della casa di riposo si son chieste il motivo di tanta paura nei confronti delle vaccinazioni. In collaborazione col gruppo di lettura ‘Quattro gatti’ di Monghidoro, abbiamo raccolto per loro video, notiziari, interviste e documentari. Nell’articolo che segue, le loro opinioni.
Come si risolve il problema della povertà
- “Direi che li vaccinano tutti. Le mie figlie hanno incominciato ad andare all’asilo piccole, quindi son sempre state con la scuola, che ha pensato a fare tutte le vaccinazioni. se non le vaccinavi io non lo so che poteva succedere. Fan tanta polemica perché la stampa ha solo voglia di qualcosa da vender la carta. Era quasi obbligatorio, invece così è già fatto. Noi l’abbiam vissuta normalmente perché c’è poco da dire. Non bisogna prender le cose troppo di punta, perché vai a confondere anche le tue idee. Può essere una scelta, però sarebbe obbligato. Se devi entrare dentro quell’ufficio, avere questo permesso, sei stato vaccinato? No. Allora fatti vaccinare. E’ giusto. A me da piccola, non capivo mica ancora niente; non avevo neanche mai sentito parlare di non vaccinare, c’era qualcuno contrario ma la maggior parte vaccinava e io sono ancora convinta che è più necessario oggi di ieri, che vengono da dove, da come, non si sa cosa portano, per quello c’è una ragione in più. Che poi la case farmaceutiche siano dei delinquenti, che fan dei vaccini con delle cose non buone, questo non ci posso arrivare. Certo, anch’io son vaccinata. Nella testa! Perché se li devono fare li fanno e basta. Ne è morta anche una questi giorni, cosa aveva quella lì, l’avevano vaccinata? Tanti lo fanno o pensano di farlo, ma adesso dicono che è obbligatorio. Anche un genitore… Com’è morta, quella bambina lì che non ho seguito? Com’è morta? La meningite mi ricordo che avevo già ventisette, ventotto anni, i miei vicini di casa avevano solo quel bimbo lì. So che è venuta tardi la vaccinazione, due miei vicini son morti con bronchite e polmonite, quindi non c’era niente allora. Noi avevamo il morbillo, quelle cose lì. Si stava al buio, mi ricordo che l’ho avuta. Però si stava al buio, si curava coi suoi metodi. Un bambino che aveva due anni lui aveva preso a una gamba la poliomelite, il piedino si piegava così. erano ricchi, che avessero potuto far delle cose. Via Idice trentatré casi c’era venuto, una è rimasta in carrozzella”
Case farmaceutiche, laboratori pubblici e privati.
- “C’è concorrenza fra case farmaceutiche, poi per risparmiare togli questo, metti questo, non si sa più se i vaccini son giusti o no. Si possono curare con più forza, i bambini sono deboli e possono morire anche malattie da poco perché non hanno ancora la forza di combatterle. La trovo una cosa giusta. Solo statali, perché quelle ti danno più garanzie capito? Più fiducia. La cosa va presa in visione secondo come viene data, messa sulla piazza, è inutile voler mettere il forse. No, no, non si può: o va, o non va. Si può pensare che venga fatto bene, come anche si può pensare che invece venga fatto alla barlum barlà. Dal laboratorio speciale, così son più controllate. Ci vai tu capo, dopo mi controlli me le medicine. Come il nostro vaccino che facciamo, chissà in questo mondo com’è messo e come non messo. son pensieri anche aver dei bambini però io glie lo farei, visto i casi. No dico, a dar delle colpe siamo bravi però bisogna veder cosa si dice. Ho due figlie, debbo dire grazie al Comune di Bologna perché me le ha prese dal nido fino alle medie e han fatto tutte le vaccinazioni. Avvisavano, dicevano: “Domani facciam tutte le vaccinazioni”. Le mie figlie han vissuto dentro la scuola. Queste notizie portano più danno che utile, se lo ricordi. E’ vero tesoro? Bisogna vaccinarli, i bambini. Eh…”
Bibliografia: