Canto per voce sola, “Kabul”. Testo e musica di Federico Berti
F. Berti, “Kabul”
Canzone per voce sola
Testo e musica: Federico Berti
Edito da Valter Colle/Nota
Distribuito da Ossigeno Srl
Dei combattenti sorgano le schiere
tra i monti e tra le valli martoriate
si sveglino dal sonno le brigate
del popolo innalzate le bandiere
La dignità non è un protettorato
non viene dai potenti della terra
non chiederla ai signori della guerra
è un pegno che col sangue va pagato
E se vi han detto che fu tutto vano
che i vostri padri furono assassini
che i socialisti uccidono i bambini
fu sol per disarmar la vostra mano
Dai pozzi di petrolio alle miniere
dal fango delle cave alle officine
sorgete dalle putride latrine
la guerra all’oppressor non ha frontiere
E vi diranno ancora: “Sognatori!”
e vi diranno ancora: “Criminali!”
risponderete voi: “Siam tutti uguali,
sappiam chi sono nostri sfruttatori
Non possono ammazzarvi tutti quanti
lo sanno che il potere è malincerto
non possono regnare sul deserto
svegliatevi compagni, sempre avanti!