“All’inizio il cinema era un varietà. Con lo stesso biglietto, nello stesso locale proiettavano prima il film, poi entravano gli artisti e facevano lo spettacolo, due volte al giorno pomeridiano e serale. Questo avveniva in teatro, non solo al tabarin. Costava due soldi ed era proprio un intrattenimento di massa, nell’intervallo fra il primo e il secondo tempo davano anche il notiziario. Li chiamavano telefoni bianchi perché rappresentavano la società borghese o comunque benestante e prendeva spunto sia dall’opera e l’operetta, sia dal teatro romantico. Dopo la guerra nasce prima in Francia con Trenet e poi in Italia con Roberto Rossellini un nuovo tipo di cinema, l’han chiamato neorealismo perché mostrava la realtà così com’era in tutta la sua crudezza: povertà, guerra, tensioni sociali”.
Era un genere completamente nuovo, politico, impegnato, rivolto sempre più a intellettuali e militanti che però col tempo s’allontanò dal gusto del popolo e finì coll’isolarsi. La discussione è molto accesa nei locali della casa di riposo, si fa ancora più animata quando il regista Corrado Milloschi, autore di uno splendido documentario che abbiamo avuto l’onore di ospitare in questo nostro speciale sul cinema, lamenta il disinteresse e la critica verso il neorealismo proprio da parte della sinistra intellettuale che prima lo accolse con freddezza, poi ne abusò fino a svuotarlo di significato
Mentre il regista parla con l’appassionato cinefilo suo principale interlocutore, intorno le donne ascoltano in silenzio, loro che il cinema non lo frequentavano per via delle molestie sessuali, o perché abitavano in campagna e non avevano occasione di trovarne uno vicino casa. L’autore del video riprende questa realtà così com’è, senza sovrastrutture: un gruppo di novantenni che han visto nascere l’arte più pagata del XX secolo, parlano del neorealismo italiano. Verso l’ora di pranzo una donna che fino a quel momento aveva lavorato la maglia in disparte, interrompe il dibattito con un’osservazione che toglie ogni dubbio alla compagnia. “Ho finito tutto il filo!”
Infoterapia con anziani
Molestie sessuali al cinema L’amore a distanza. Fan più furore quelli che stan divisi L’alluvione di firenze. Rari filmati dei primi due giorni Lo scivolo per disabili paga il suolo pubblico La Befana non è una strega. Siedo di traverso per non offrirmi ai malocchi Il cinema neorealista nel ricordo di chi lo ha visto nascere Quando i giostrai facevano ballare l’orso in Pian di Macina L’oroscopo e la cipolla Libera spesa in libero mercato Quando le streghe ti levavano l’impronta Buttarono giù dal campanile un gatto e una gallina. Il gatto sopravvisse La scuola di Castel dell’Alpi fu risucchiata sotto terra. La frana del ’51 Il Caicatreppel. Un folletto della montagna bolognese Il vero motivo per cui Mussolini proibì di cantare la canzone Vento Pentolino bolli, bolli! L’incantesimo d’amore. Storie dell’altro ieri La mia anima gemella è stata la mia migliore amica E’ arrivata la bella biondina. Canto spontaneo a Piamaggio La cura della Sampira. Una terapia psico-somatica a Bologna La leggenda dello Spirito Taglierino che tagliava i capelli nel sonno Pippo il bombardiere fantasma. Sparava sui civili. Come una foto ci salvò la vita. Un ricordo della strage di Marzabotto Canti popolari. Una variante di ‘Ero povero ma disertore’ Una saetta venne giù dal campanile e scaricò in canonica Un lupo gli ha fatto la festa. Vedessi come lo aspettava! Il più grande cambiamento in Italia è che non siamo più felici Come si toglie un maleficio. Un ricordo della Sampira a Rastignano Svelato il mistero della Sampira. Quello che han trovato nel cuscino La lettura può curare? Biblioterapia, libri e salute Questa è una canzone che i fascisti guai se la sentivano Un ricordo di Bologna occupata Naufragio a Crotone. Come evitare ulteriori tragedie come questa? La conoscenza è potere? Le anziane rispondono Mio padre faceva il carbone. Ero bambina e andai con lui Bisogna avere sempre una canzone sulle labbra L’Italia è unita davvero? Vorresti dividerla? L’oca senza testa che camminava ancora Si può leggere il pensiero? Mi mettevano sul baldacchino della Madonna a lanciare fiori Le cadde un fulmine in casa dalla cappa della stufa. Un fatto vero Il mistero della torre di Roncole a Bologna. Un fatto meraviglioso Perché si pensò che Lady Diana fosse stata assassinata? Un fulmine gli bruciò l’orologio che aveva al polso e lui restò illeso Stelle di Spagna dai mille riflessi d’or Chi non vuol bene alle bestie non vuol bene neanche ai cristiani L’invenzione più importante degli ultimi cent’anni E’ uscito un’altra volta il partito fascista con un altro nome La verità sul cambiamento climatico Il tuo onore vale due monete d’oro. Le parole possono uccidere L’oca da guardia lo lasciò in mutande. Una storia vera Vorrei che tornasse il boom economico degli anni ’50 Il fascista che sparò a sua madre. Perché alcune donne allattavano fino a 16 mesi Leggenda nera di Villa Rangoni a Spilamberto nel modenese Il femminicidio impunito dei signori. Pozzi armati o ‘a rasoio’ La vera Sibilla italiana. “Devi lavorarle, non c’è mica scritto sopra” Gli angeli esistono davvero? Interviste, storie vere. Arteterapia, memoria critica, reminiscenza Trasporta una cassa da morto in corriera Giocolieri al semaforo. Cosa ne pensi tu? Musicoterapia, ballo in casa di riposo La cartomante fa le carte a Draghi. Tarocchino bolognese Storia del risotto tasta sal. Isola della Scala, Verona Quella volta che il morto parlò nel reparto di medicina legale Erano contadini ma sapevano tutto. Leggevano i libri proibiti Canti popolari italiani. “Partirò come guerriera” Il pappagallo che rimproverava il prete Infoterapia e reminiscenza. Cinema anni ’30 e molestie sessuali Quella volta che minacciarono il cantastorie Piazza Marino Storie di animali. L’elefantessa e l’uccellino Il decapitato di Via Vezza. Una leggenda metropolitana