Il caso del violinista in metropolitana.
Carlo Maria
Parazzoli
STREET ART
TUTORIAL
Tratto da F. Berti
Gli artisti di strada non sono mendicanti
Scarica il
Pdf | Epub
SIAMO INSENSIBILI
ALLA BELLEZZA?
Scrive Federico Fubini sulle pagine del Corriere di un’esperienza da lui stesso promossa alla stazione della metropolitana Lepanto a Roma, protagonista uno dei più famosi violinisti italiani, di quelli che riempiono le sale con incassi da capogiro, invitato a suonare una delle migliori pagine scritte da Johan Sebastian Bach, ma non in teatro. Si sono fermati ad ascoltare Carlo Maria Parazzoli solo undici persone in due ore, per un guadagno complessivo di 16 euro. Questa prova era ispirata a un articolo del 2008 apparso sul Washington Post in cui si raccontava un’analoga esperienza con il maestro Gene Weingarten, anche lui improvvisandosi artista di strada aveva incassato solo 32 dollari da 27 persone, chissà forse la stazione era più grande e frequentata. Naturalmente, si può fare il conto della serva in tasca al suonatore, con tre ore di musica al giorno per cinque giorni a settimana, ipotizza un corrispondente, fanno più di millecinquecento euro al mese. Non è così semplice purtroppo, scopo di questo articolo è spiegarne il motivo.