I capelli di Anna Magnani. Leggenda metropolitana. Poesia.
I capelli di Anna Magnani
Sonetto di Federico Berti
Quando la vide entrar nella bottega
restò di sasso il timido barbiere
imbarazzato l’invitò a sedere
pensando al taglio nella messa in piega.
Le domandò lo stile del capello
mostrandole riviste di gran moda
la frangia del caschetto con la coda
la treccia arrotolata a tamburello.
Parevan quelle facce tutte uguali
tra i ciuffi neri si passò le mani
e sorridendo rifiutò i giornali.
L’indomita regina dei romani
rispose con parole sapienziali:
“Falli come li porta la Magnani”.
Anna Magnani.
L’archetipo dell’antidiva
Gli aneddoti sull’attrice romana sono tantissimi. Pur avendo iniziato la sua carriera nel teatro e nel cinema fascista dei ‘telefoni bianchi’, dopo la seconda guerra mondiale divenne l’icona del neorealismo italiano, amata dal popolo quanto dalla media borghesia intellettuale. Lei stessa andò coltivando un’immagine di sé tormentata, senz’altro contraria allo stereotipo della vergine remissiva che l’industria culturale nazional-popolare propagandava allora. Questo aneddoto è tratto da una biografia di Anna Magnani, passato di bocca in bocca per almeno cinquant’anni non si ricorda il titolo del libro, il nome del barbiere e naturalmente non possiamo nemmeno dire sia avvenuto davvero quel che si racconta. Ogni leggenda tuttavia porta dentro di sé un contenuto ‘più ver del vero’ ed è nel finale del racconto, che in una sola frase riassume concetti di una profondità degna d’essere tradotta in versi. Che le ‘bellissime’ veline moderne possano trovare in lei nuova ispirazione.
Bibliografia
Anna Magnani,
Sognando girasoli.
Poesie, fuori catalogo
Matilde Hochkofler,
Anna Magnani.
In collaborazione
col figlio Luca
Matilde Hochkofler,
Anna Magnani,
lo spettacolo della vita
Chiara Ricci,
Anna Magnani.
Vissi d’arte, vissi d’amore
Italo Moscati,
Anna Magnani.
Un urlo senza fine
Barbara Rossi,
Anna Magnani.
Un’attrice dai mille volti
fra Roma e Hollywood
Giancarlo Governi
Nannarella. Il romanzo
di Anna Magnani