One man band. Doppio rullante, slancio in verticale
Bernard Snyder, homem banda
Doppio rullante e slancio in verticale
Tratto da Federico Berti
“Gli artisti di strada non sono mendicanti”
Nella sua ventennale carriera questo artista di strada mitteleuropeo ha suonato in più di 25 paesi nel mondo confrontandosi con tanti altri suonatori di batteria portativa, contribuendo a perfezionarne la struttura meccanica, l’economia del movimento, l’accuratezza dell’orchestrazione e non ultimo il design. Nel complesso è riuscito a ottenere una pulizia del suono tuttora esemplare.
Valido chitarrista, mette insieme un vasto repertorio con autentici capolavori della musica rock, lounge, glam, jazz, bossanova, reinterpretati in uno stile personale dove tutta la strumentazione è valorizzata nelle sue potenzialità. Si può dire che il maggior contributo all’arte dell’ homem-banda è averle restituito una dignità propriamente musicale. Bernard Snyder è prima di tutto un bravo suonatore, un cantante consapevole sia nell’esercizio acustico, sia in versione amplificata sul palco dove ogni strumento esce equilibrato in perfetta immagine stereo.
Anche la scelta di sottrarsi alla logica itinerante instaurando un rapporto frontale con il pubblico, proprio come s’un palcoscenico, è coerente con una scuola di tipo concertistico; ma soprattutto la sonorità complessiva rimane compatibile con lo spazio urbano, le emissioni sono calibrate per non risultare mai invadenti. Il suo interesse principale è rivolto all’approfondimento, allo studio e perfezionamento del proprio set che è rimasto di fatto lo stesso per un ventennio. Nel suo equipaggiamento colpisce la presenza d’un piccolo amplificatore per la chitarra legato in cintura, se consideriamo la complessità dell’apparato che Bernard Snyder ha messo a punto si direbbe quasi una leggerezza, in realtà la scelta è coerente con il principio della portabilità: ogni peso che possiamo scaricare dalla spina dorsale è di fatto una minor sollecitazione sulle vertebre alla base della schiena, per cui non serve né aumentare la potenza, né l’accumulo di energia necessaria per alimentarla: un piccolo amplificatore nel suo caso è già sufficiente a sostenere la chitarra quel tanto che basta per accompagnare la voce, se in più viene ancorato in cintura allora è un peso che incide sulle gambe, non sulla schiena. Per questo non vediamo coni fissati nella grancassa. Quando però l’artista di strada si esibisce sul palcoscenico allora entra direttamente nell’impianto del mixer con tutti i suoni correttamente equalizzati. (continua a leggere…)