Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Gli Scariolanti. Anonimo XIX secolo. Canta Federico Berti, Tacabanda

Gli Scariolanti. Anonimo XIX secolo. Canta Federico Berti, One man band

Gli Scariolanti

Musica di Anonimo XIX secolo
Canta Federico Berti, One man band

Scarica testo e accordi:
IlDeposito.Org

A mezzanotte in punto
si sente un grande rumor
sono gli scariolanti lerì lerà
che vanno al lavor

Volta, rivolta
e tornalo a rivoltar.
sono gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.

A mezzanotte in punto
si sente azzoccolar
sono gli scariolanti leri lerà
che vanno a lavorar
Volta e rivolta…

A mezzanotte in punto
si sente una tromba suonar
sono gli scariolanti lerì lerà
che vanno a lavorar.
Volta, rivolta…

Gli scariolanti belli
son tutti ingannator
hanno ingannà la bionda lerì lerà
per un bacin d’amor.
Volta, rivolta…

La penisola italica è stata per millenni soggetta alla formazione di zone palustri, proprio a causa della sua particolare conformazione geologica. La piana alluvionale del Po veniva rappresentata nelle mappe antiche come un lago detto Gerundo nel quale si riteneva proliferassero mostri marini, draghi, serpenti con le ali e la testa di gallo. Il mare erodeva le coste, i fiumi trasportando i loro detriti creavano ostacoli sul proprio stesso percorso, le frequenti inondazioni davano origine ad ampie regioni dal clima insalubre, nelle quali imperversavano la malaria e altre malattie. Tra queste regioni le più famose erano la Maremma in Toscana, le paludi intorno a Ostia Antica, la Laguna di Venezia, il delta del Po e la riviera romagnola. Le operazioni di bonifica risultavano molto difficoltose perché tutto il lavoro si svolgeva manualmente, nell’antichità da schiavi, servi della gleba, più tardi da squadre di braccianti salariati che deviavano i corsi d’acqua per asciugarne i fondali e drenare le acque. Tutto a mano, pala e carriola. Per questo motivo di solito la bonifica di un territorio veniva svolta per lo più dal padrone che intendesse valorizzarne una parte, sarebbe stato folle pensare che si potesse bonificare tutta la penisola in modo che non vi fossero più paludi in nessun luogo.

Questa opportunità è stata offerta dalla Rivoluzione Industriale dell’Ottocento, non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnologico ma anche per l’organizzazione del lavoro salariato, che consentì il reclutamento di una manodopera impensabile nei secoli precedenti, quando il paese era diviso in piccoli stati e signorie indipendenti. Verso la metà del secolo romantico, l’Italia si pone l’obiettivo di bonificare tutte le sue regioni palustri e lo fa avvalendosi in parte dei nuovi strumenti offerti dalla tecnologia, in parte grazie alla manodopera salariata di squadre numerose di braccianti dotati solamente di pala e carriola. Strumenti che i lavoranti dovevano acquistare personalmente e portarsi da casa, percorrendo spesso molti chilometri a piedi per recarsi sul posto di lavoro. Dal testo di questa canzone, che risale alla fine dell’Ottocento, emergono alcuni dettagli d’interesse storico sulla vita di questa manovalanza a basso costo e delle condizioni in cui viveva. Si sente azzoccolar, perché la maggior parte di questi braccianti lavorava calzando freddi e scomodi zoccoli di legno con la suola protetta da bollette di metallo perché si consumassero meno. Nel fango nella pioggia, nella neve. Si sente una tromba suonare, perché il reclutamento avveniva tramite la figura di un banditore detto caporale che suonava un corno, al quale rispondevano i lavoratori.


One man band video


Gerardo Matos Rodríguez. La Cumparsita. Tango. Monghidoro, 2024
Anonimo XIX secolo, Gli scariolanti, Cà di Guglielmo Luglio 2023
Federico Berti e Fabio Galliani, Tacabanda e Ocarina, Giugno 2023
Cherubini-Fragna, Signora Illusione. Monghidoro, 2023
Filippini-Morbelli, Sulla Carrozzella. Loiano, 2022
Consuelo Velazquez, Besame Mucho. Rebecq, 2022
Federico Berti, Polka Sfregatette, Bazzano, 2023
Traditional, Morettina, Loiano, Bologna
Panzeri-Rastelli-Mascheroni, Papaveri e papere, Fidenza, 2019
Traditional, Il cacciator del bosco, Niksic, Montenegro
Nisa-Redi-Leonardi, Carovaniere, Official video, 2022
Traditional, Manfrina e Morettina, Bologna, 2017
Traditional, Polka montanara, Monghidoro, 2019
Bixio-Cherubini, Mazurka della nonna, Lastra a Signa, 2018
Traditional, Giga, Monghidoro, 2018
Eldo Di Lazzaro Reginella campagnola, Budrio, 2017
Bixio-Cherubini, La mia canzone al vento, Lognola, 2021
Traditional, La Cionfa, Monghidoro, 2021
Arlen-Harburg, Somewhere over the rainbow Monghidoro, 2021
Gershwin-Du Bose, Summertime, Corinaldo 2019
Traditional, Galoppa, Parade. Corinaldo, 2019
Casiroli-Rastelli, Evviva la Torre di Pisa, Bologna 2018
Frati-Raimondo, Piemontesina bella, Bagnarola di Budrio 2018
Bixio-Cherubini, Lucciole vagabonde, Bologna 2018
Federico Berti, La Torre del Serpe, Otranto 2018
Piazza Marino, Il ragazzo con tre fidanzate, Bazzano 2023
Simons-Marks, All of me, Modena 2022

Condividi