Gioco dell’Oca su percorso casuale. Espansione per Dama Bianca. DB04
- Il tabellone della Dama Bianca si presta a numerosi altri giochi, oltre a quello principale. Impariamo in questo articolo a creare percorsi alternativi al classico gioco dell’oca, usando il gioco come uno strumento per esercitare la memoria e l’immaginazione attiva.
Varianti sul gioco dell’oca
Segnare lo spazio.
E’ il gioco più antico del mondo. Si muovono delle pedine lungo un tracciato secondo il risultato di uno o più dadi, eseguendo le istruzioni contenute nei vari accidenti lungo il percorso; fermo un turno, avanzare o retrocedere un certo numero di case, passare direttamente a un dato punto del tabellone e così via. La maggior parte dei giochi moderni ha un dispositivo di questo tipo alla base. Ora immaginiamo un tabellone vuoto circolare, novanta case non collegate da un percorso lineare ma disposte in un quadrante su cinque anelli concentrici e diciotto settori radiali; a ogni sessione di gioco si può disegnare un percorso diverso, pescando i numeri della tombola per scegliere dove sistemare gli accidenti e le case speciali. Finché lo si fa con carta e matita basta un po’ di fantasia, il problema è quando si vuole tenere a mente il percorso giocandovi sopra senza disegnarlo da nessuna parte. La situazione cambia, quel che vede un giocatore è solo un tabellone spoglio sul quale deve immaginare il tracciato seguendolo senza sbagliare. Si può giocare in tanti.
Ideare il percorso
Le prime volte meglio non complicarsi la vita. Inizieremo con semplici anelli concentrici, magari cambiando il senso di rotazione man mano che passiamo dall’uno all’altro. Col tempo si potranno sperimentare percorsi a serpentina, in diagonale, salti fra settori diversi in corrispondenza dei numeri pescati, varianti con le carte da gioco. Sarà sempre più difficile tenere a mente il tracciato e chi sbaglia ovviamente dovrà saltare il turno o pagare un pegno. I giocatori più esperti si misureranno con la costruzione casuale del labirinto lanciando due dadi, un numero indicherà la direzione da seguire, l’altro numero servirà a stabilire per quante case va seguita, se dall’esterno verso l’interno o viceversa, in senso orario o antiorario, in diagonale o pescando un numero per segnare un accidente. La scelta deve cambiare a ogni sessione di gioco, questo migliorerà l’elasticità mentale. Si può concordare fin dall’inizio una lunghezza massima del tracciato, mettendo un limite al lancio dei dadi e naturalmente si può anche disegnare il percorso in modo non casuale. La memoria viene rafforzata dalla capacità di sviluppare nuovi ambienti di gioco, seguendo regole sempre diverse.
Contenuto simbolico
Come ricordare il tracciato? Associandolo a un contenuto reale. Si potranno segnalare dei settori con le statuine degli scacchi disposte intorno al tabellone indicando così alcuni punti critici di riferimento per orientarsi, ma l’obiettivo è arrivare a non averne bisogno. Il tabellone dev’essere nudo. Ovviamente non c’è limite alla creatività. Chi ha esperienza nel gioco di ruolo, può usarla per complicare ulteriormente la generazione di queste mappe speciali o per costruire delle avventure, anche se non è bene spingersi oltre il limite: accontentiamoci di passare qualche ora in compagnia. Nel periodo natalizio, concorderemo un sistema per vincere qualche soldino. Col tempo sarà possibile inventare varianti per il terreno di gioco in base ai quattro elementi fondamentali delle carte da gioco, che influenzeranno anche il movimento delle pedine; introdurremo il lancio d’un secondo dado per dare ai giocatori la possibilità di scegliere la direzione del movimento. Abbinando al tabellone un catalogo dei simboli nei sogni, gli accidenti verranno pensati come stazioni di una caccia al tesoro e il labirinto non avrà più un percorso lineare; l’infinita semplicità del sistema può dar luogo a un’infinita complessità delle varianti, creando stupefacenti mondi possibili. Il tabellone vuoto può servire da base per qualsiasi gioco di ruolo. Puoi acquistarlo in fondo a questa pagina.