La città dei sogni. Gioco di società.
Gioco di società
La città dei sogni
In collaborazione con il centro olistico Satya Om
Via Grillini, 2 – 40065, Pianoro (Bo)
Una variante del Monopoli
Questo divertente gioco ideale per il natale in famiglia, è stato pensato da tre donne riunite in un centro olistico di Pianoro (Bologna), a partire dal classico gioco dell’oca. Si può giocare anche in 9 persone o più. Occorre avere il tabellone ordinabile qui, un sacchetto coi numeri della tombola, una cabala dei sogni, un dado a sei facce e le pedine degli scacchi. Se non volete puntare qualche soldino vero, allora usate le fiches come nel Monopoli. Prima di cominciare, pescate a caso tanti numeri della tombola quanti sono i giocatori e disponeteli a case alternate, come descritto nella figura in alto. Quelle sono le vie della vostra città ideale. Ogni giocatore all’inizio della propria mano lancia un dado, quando si ferma sopra una casa libera passa il dado al giocatore accanto; se invece si ferma sopra una delle vie contrassegnate dai numeri della tombola, controlla nella cabala dei sogni a quali simboli quel numero corrisponde e per libera associazione mentale dà un nome alla via, esempio via del Pagliaccio, via della Meditazione, come indicato in figura: a quel punto si aggiudica il controllo di tale strada e stabilisce cosa dovranno fare gli altri giocatori quando vi si fermeranno sopra: lasciare una volta la posta in offerta nel cappello del pagliaccio, oppure fermarsi un turno per la meditazione, come per gli accidenti comuni alle case speciali nel gioco dell’oca, ma sono i giocatori a deciderle. Se a capitare sopra una via già nominata è il giocatore stesso che la controlla, può costruirvi sopra un implemento, per esempio un circo per il pagliaccio sul quale fermandosi bisogna pagare il biglietto, oppure la gabbia del leone che impaurisce gli altri giocatori costringendoli ad arretrare di alcune case. Queste nuove costruzioni, sul modello delle case e degli alberghi nel Monopoli, verranno segnate con un pezzo degli scacchi come indicato in figura, per esempio una torre, un cavallo, un pedone a piacere. Ogni volta che si scala a un anello successivo o quando il percorso viene completato, ciascun concorrente paga una volta la posta al giocatore di turno, proprio come quando si passa dal ‘Via!’ nel Monopoli, solo che non è la banca a dare il suo contributo ma gli altri partecipanti. Per potersi aggiudicare il controllo d’una via, devono esservi ancora libere tante strade quanti sono i giocatori che non ne gestiscono neanche una, se questo criterio non è soddisfatto si dovrà rinunciare al numero affinché possa aggiudicarselo un altro giocatore altrimenti la partita perderebbe attrattiva. Si concorda un tempo massimo per la durata di una sessione, oppure si smette quando viene a noia. Ovviamente, sul tabellone vedrete soltanto dei numeri e delle statuine, il resto dovete immaginarlo da soli. E’ un esercizio di memoria creativa.