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Franchini-Parini, “Notturno alpino”. Orchestra Cetra, diretta da Pippo Barzizza

Franchini-Parini,
Notturno alpino

Canzone Slow, 1950
Radio Boys e Orchestra Cetra
Diretta dal Maestro Pippo Barzizza

L’incisione originale di questo brano è del 1950, edita da Fonit Cetra per l’orchestra diretta dal maestro Pippo Barzizza. Le voci sono dei Radio Boys, gruppo vocale maschile nato nel primo dopoguerra sull’onda del Quartetto Cetra, con una vocalità che pur guardando alle tradizioni musicali europee ha fatto proprie le istante del jazz anni ’30. L’impasto armonico di questo brano, ispirato alle corali alpine (cui rimanda la citazione dei due versi dalla “Montanara” e l’andamento melodico), risente delle armonizzazioni corali in uso dall’altra parte dell’oceano.

L’arrangiamento è raffinato, pieno di rimandi alla musica sinfonica e al jazz, nell’assolo del sassofono si sentono sullo sfondo cori ispirati allo jodel, tradizione ‘ìnventata’ in Svizzera nel XVIII secolo partendo dalle grida dei pastori, che la cultura di massa del Novecento ha impropriamente esteso a stereotipo del canto alpino. Il risultato è una contaminazione tra canti della prima guerra mondiale, ancora in uso tra i cori spontanei del secondo dopoguerra, e le sonorità della musica per il cinema di Hollywood degli anni ’40, una produzione che si inserisce perfettamente nelle istanze di ristrutturazione economica e culturale espresse dal piano Marshall, detto anche ‘European Recovery Program’, che tra il 1947 e il 1951 stanziò 14 miliardi di dollari da destinare all’Europa anche per questo tipo di operazioni editoriali.

Cantiam la Montanara
per chi non la sa


Notturno alpin
lassù sulla montagna
tu torni allor
incontro agli astri d’or
e nel cammin
la notte ci accompagna
col suo mister
nel buio del sentier
tra le aspre rupi
canteremo con tanto ardor
mentre già sogna il nostro cuor
quel notturno d’amor
Notturno alpin
lassù sulla montagna
tu voli allor
incontro agli astri d’or

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