La controversa questione dei foreign fighters è ampiamente dibattuta, si veda a questo proposito l’Editoriale I.S.P.I., ‘Istituto per gli Studi di Politica Internazionale’, 25 Febbraio 2022, I foreign fighters in Ucraina, alla fine di febbraio circa 70 englesi e 50 americani risultavano arruolati a titolo personale in questa brigata istituita dal presidente Zelensky.
Antonio Di Noto, No! Questo non è l’ammiraglio americano Eric Olson e non è stato catturato ad Azovstal, in: ‘Open’, 17 Maggio 2022, commenta un confronto olografico tra un ritratto del settantenne generale americano in pensione Erik Olson e una foto in cui lo si pretende tra i fuoriusciti dell’Azovstal. La foto risale in realtà al 14 Aprile, un mese prima dell’evacuazione. Del militare non si hanno notizie.
Il diritto internazionale distingue tra volontari e mercenari. Garantendo lo status di combattente solo ai primi, se inquadrati in milizie regolari. Il pericolo rappresentato dai foreign fighters è di contribuire a un pericoloso disallineamento nel teatro di guerra, per la comprensibile difficoltà nel distinguere la motivazione personale dell’arruolamento, da una scelta dei comandi militari d’inviare con-tingenti sotto copertura. Si veda il contributo di Carlo Stracquadaneo, ‘Analisi Difesa’, 3 Aprile 2022, Mercenari, volontari e foreign fighters: cosa prevede il Diritto.
Federico Giuliani, ‘Inside Over’, Veterani e legionari: l’ombra dell’esercito americano in Ucraina, 31 Maggio 2023, “Tra le decine e decine di migliaia di vittime provocate dalla guerra in Ucraina troviamo anche diversi soldati americani. È difficile avere cifre esatte, anche se si contano almeno 16 veterani Usa morti combattendo l’esercito russo al fianco degli uomini di Volodymyr Zelensky”.
Ibid., Nicholas Maimer, Andrew Peter, Cooper Andrews, Gary Kurpasi, Pete Reed, sono solo alcuni tra i militari americani congedati o in pensione di cui si abbiano notizie confermate dalla stampa internazionale, che si sono arruolati come volontari e hanno perso la vita in Ucraina, “Alcuni veterani e soldati americani hanno insomma scelto di imbracciare le armi in Ucraina. Lo hanno fatto da privati cittadini, ignorando i ripetuti avvertimenti ufficiali delle autorità sul pericolo che avrebbe comportato una simile decisione”.
Manlio Dinucci, ‘Il Manifesto’, 10 Febbraio 2015, I neo-nazisti ucraini addestrati dagli Usa, “In Ucraina gli Usa inizieranno in primavera l’addestramento e l’armamento della Guardia nazionale: lo conferma ufficialmente il Comando europeo degli Stati uniti, precisando che il programma rientra nell’iniziativa del Dipartimento di stato per assistere l’Ucraina ad attuare «la difesa interna».
NED, National Endowment for Democracy, è un’agenzia privata con sede a Washington, finanziata direttamente dal Congresso degli Stati Uniti, che si propone di finanziare enti pubblici e privati, associazioni culturali, reti di comunicazione, per promuovere la democrazia in circa 90 paesi del mondo. E’ stata più volte accusata di esercitare un soft power ideologico e politico, ma anche di aver finanziato gruppi eversivi e colpi di stato in Nicaragua, in Cile, ad Haiti, in Liberia, nelle Filippine, in Polonia e nella stessa Ucraina dell’Euromai-dan. Una forma di governo indiretto, per comprendere la quale si rimanda al suo teorico principale Joseph Nye, docente alla Harvard Kennedy School of Government, Soft Power. The Means to Success in World Politics, New York, 2004.
Sull’ingerenza degli Stati Uniti nella politica estera attraverso il finanziamento di combattenti estremisti, terroristi, gruppi paramilitari e milizie private dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si rimanda al William Blum, Killing Hope. US Military and CIA Interventions Since World War II, Zed Books, 2003.
La carta delle Nazioni Unite (ONU) che gli Stati Uniti hanno firmato nel 1945, non consente la minaccia o l’uso della forza nelle relazioni internazionali, e proibisce l’appoggio di gruppi eversivi non solo nella propria politica interna, ma anche in quella di altri stati, come sostiene Gregory Fox, Regime Change, Oxford Public International Law, Max Planck Encyclopedia of Public International Law, C(12), G(53)-(55), 2013.
Simone Pieranni, ‘Il Manifesto’, 1 Aprile 2014, Ucraina: i finanziatori della rivolta «on demand». “Ucraina. Organizzazioni vicine a Cia e Pentagono hanno investito su media e ong protagoniste della «narrazione» dei fatti di Majdan”. Il NED ha investito 5 milioni di dollari nel Regime change dell’Euromaidan, promuovendo gruppi parlamentari apertamente neonazisti come Settore Destro e Svoboda.
Alek Luhn, ‘The Guardian’, 28 Luglio 2015, National Endowment for Democracy is first ‘undesirable’ NGO banned in Russia, “Washington-based nonprofit funded largely by US Congress, is the first banned group under a law against ‘undesirable’ international organisations. State news agency RIA Novosti claimed in an article earlier this month that NED invested $14 million in the “Ukrainian project” that culminated in the Euromaidan mass protests in 2014, which ousted president Viktor Yanukovych”.
Pietro Orizio, ‘Analisi Difesa’ 22 Febbraio 2023, Ascesa, declino e requiem del Gruppo Mozart, “Dopo aver riscontrato carenze addestrative e nelle dotazioni degli ucraini, gli ex colonnelli dei Marines Andrew Milburn (nella foto sotto) e Andrew Bain hanno fondato una Private Security Company (PSC) o – a detta di Milburn – “un’organizzazione umanitaria” per rendere i propri servigi a Kiev. Il Gruppo Mozart ha così fornito alle Forze Armate e di Difesa Territoriale ucraine addestramento ed equipaggiamenti per circa un anno, oltre a soccorrere ed evacuare civili dalle aree di combattimento”.
I.S.P.I. ‘Istituto per gli Studi di Politica Interna’, 11 Aprile 2022, Sul ruolo USA nella guerra in Ucraina, “L’Occidente, e specialmente l’America, è principalmente responsabile della crisi incominciata nel febbraio 2014”, afferma il professore di Chicago, riferendosi alla rivoluzione di Maidan, a Kyiv, “Sostenuta dall’America”. Crisi “diventata ora una guerra che non solo minaccia di distruggere l’Ucraina, ma ha il potenziale di degenerare in una guerra nucleare fra Russia e Nato”.
Lara Logan, per sedici anni corrispondente di ‘CBS News’, ha sostenuto la tesi del supporto non solo politico e logistico, ma anche finanziario da parte degli Stati Uniti al battaglione Azov e ai partiti dell’estrema destra ucraina. Ludovica Di Ridolfi, ‘Open’, 5 Maggio 2022, Chi è Lara Logan, la reporter complottista accusata di fare disinformazione sulla guerra in Ucraina.