La speculazione edilizia. Poesia

 L’AUTORE DI QUESTA POESIA (Playlist)

 

La speculazione edilizia

SATIRA SUI VIZI DELL’UOMO

 

Conosco un generoso animalista
che in un paese mezzo abbandonato
un vecchio formicaio ha tutelato
nel nome della fede ambientalista.

Per dare un tetto alle formiche alate
vi ha costruito sopra una villetta
col portico, il giardino, la scaletta
e pure le tendine ricamate.

Non un permesso, non una licenza!
Il sindaco agli insetti in vitalizio
concede l’uso della residenza.

Ma l’altro inalberato nel comizio,
ne vuole ereditar la discendenza
e specular l’illecito edilizio.

 

 

 Fiastra, Giuseppa Fattori, Peppina. 95 Sfrattata. La villetta abusiva

 

IL PERICOLO DELLA SPECULAZIONE EDILIZIA

Nelle situazioni d’emergenza è naturale che si rendano indispensabili misure particolari, per fare fronte a problemi spesso non risolvibili in altro modo che derogando alle leggi comuni. C’è tuttavia un limite anche a questo, perché se un sindaco dice di si all’uno poi dovrà dirlo pure a tutti gli altri che faranno la stessa richiesta. E’ così che poi vengono fuori i problemi della speculazione edilizia sul terremoto ad esempio, come avvenne in campania al tempo in cui Renato Cutolo e la nuova camorra organizzata costruirono un impero proprio su questo tipo d’illecito. Ovviamente non possiamo fare processi alle intenzioni e dunque ci asteniamo dal giudicare le motivazioni sottese a un’azione che potrebbe essere soggetta a diverse interpretazioni, com’è stato nel caso controverso di Giuseppa Fattori nelle marche. Tuttavia non dobbiamo pensare alla potenziale speculazione edilizia s’una villetta costruita in emergenza per una signora di 95 anni che rifiuta di lasciare la propria casa danneggiata dal terremoto, noi dobbiamo pensare a come quella deroga alla legge potrebbe essere utilizzata da chi avesse reale intenzione di speculare sul disastro. E’ questo il problema centrale, a mio parere. Quando viene innalzato un edificio fuori norma di quelle dimensioni senza permessi e senza possibilità di condono o sanatoria, si deve tener presente che in una situazione straordinaria non è scontato si possa chiudere un occhio. La satira in apertura di questo articolo non è rivolta a chi in buona fede fa fronte come può alla calamità naturale, ma a chi ne abusa facendo passare per intenzione positiva quel che in realtà risponde a un obiettivo puramente economico. Non è dunque la storia commovente di Giuseppa Fattori e della sua famiglia a suscitare il pungolo del poeta, ma un’idea molto più generale. Solidarietà al sindaco di Fiastra, oggetto di una irragionevole gogna mediatica. Onore al vero.

 

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