Federico Berti, “San Sabba”. Ricordo bene, ricordo tutto. Canzone.
“San Sabba”
Ricordo bene,
ricordo tutto
Parole e musica
Federico Berti
Testo e spartito:
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Edito da Valter Colle / Nota Music,
Distribuito da Ossigeno Srl
La memoria non mi manca
ricordo ben ricordo tutto
la memoria non mi manca
mi ricordo fuoco e fiamme dappertutto.
Sangue d’innocenti
corpi evanescenti e poi
l’infame colpa che tu vuoi dimenticar
morti fucilati
schiere d’impiccati e voi
donne e bambini massacrar senza pietà.
La memoria non mi manca
ricordo ben ricordo tutto
la memoria non mi manca
mi ricordo solo morti dappertutto.
Corpi mutilati
crani decollati e noi
scannati vivi come bestie a macellar
fosse dell’eccidio
campi di sterminio e voi
la crudeltà di quel sorriso criminal.
Non è stato il comandante
a comandarmi la vendetta
Non è stato il comandante
mi ricordo solo il vento e la tempesta.
Sangue dei miei figli
l’urlo delle madri mai
finché vivremo lo si può dimenticar
porta la tua guerra
via dalla mia terra e vai
che prima o dopo la giustizia si farà.
English translation
by Federico Berti
I don’t lack in memory
I remember well,
I remember all
I don’t lack in memory
I remember fire and flames anywhere
Innocent blood
evanescent bodies
the infamous fault you did forget
shot dead corpses
ranks of hangmen and you
mercilessly slaughtering women and children.
I don’t lack memory
I remember well, I remember all
I don’t lack memory
I just remember deaths all over
Mutilated bodies
behaded skulls and us
murdered like beasts
buried in mass graves
extermination camps
and your cruel smile
It was not the commander
commanding my revenge
It was not the commander
I just remember wind and storm
My children’s blood
mothers shout we can’t forget
as long as we live
bring your war away
from my land and go
because justice will be done
sooner or later
Altro che foibe!
Revisionare il revisionismo
Alla narrazione revisionista o ‘rovescista’ e alle celebrazioni di una falsa memoria sul giorno delle ‘foibe’, invenzione della propaganda, opponiamo il ricordo completo, quello documentato, quello ‘vero’, della violenza criminale nazifascista durante i 29 mesi di occupazione dei Balcani. Le foto in questo video sono state rese disponibili dai visitatori della Risiera di San Sabba, campo di sterminio fascista, e sottolineiamo: un lager fascista, costruito in territorio italiano, amministrato dal governo italiano. Invitiamo quanto mai le scuole, i cittadini, le associazioni culturali, a promuovere le visite a questo luogo di morte. Altro che foibe! Ricordiamo bene, ricordiamo tutto.
Per questa canzone ringrazio in modo particolare la dottoressa Alessandra Kersevan, Claudia Cernigol e l’associazione Resistenza Storica, da vent’anni impegnata nella smentita documentaria dell’invenzione, contro la criminale rivalutazione del fascismo e il riciclaggio dei fascisti nel panorama politico italiano, contro l’istituzione (anticostituzionale) della giornata del ricordo, voluta dagli ex militanti del Movimento Sociale, sulla base delle stesse menzogne propagandate dai fascisti nel secondo dopoguerra.
Ringrazio il professor Angelo d’Orsi, Docente di Dottrine Politiche, per le sue ricerche sulla nascita e lo sviluppo del revisionismo storico, di cui troviamo numerose conferenze anche in rete. Ringrazio il professor Raoul Pupo dell’Università di Trieste, per il lavoro che ha fatto sul problema identitario sulla costa adriatica dei Balcani, e ringrazio tutte le forze della cultura che stanno combattendo da vent’anni contro la distorsione della realtà, contro la persecuzione politica di chiunque non abbia voluto mostrarsi condiscendente a quest’infame operazione di deliberata menzogna, come dimostrato dai numerosi studi su questi temi.
Invito chi ascolterà questa canzone a digitare il nome degli studiosi qui nominati per iniziare un viaggio attraverso i temi che la canzone può solamente sfiorare. Dedico la canzone anche all’amico fraterno Bosko Molovic e alla cittadinanza di Niksic, città del Montenegro dove spero di poter tornare presto a suonare e cantare. La musica mi è stata ispirata dalle musiche tradizionali di quel paese, che ho ascoltato a lungo, e alla splendida voce di Ana Vrbasky del duo serbo Alice in Wonderband. Le parti di flauto, oboe, clarinetto, fagotto e contrabbasso, si possono scaricare qui sotto per suonarla e cantarla dal vivo. Ricordiamo bene, ricordiamo tutto.