Federico Berti, “Posillipo”. Tarantella virgiliana. Spartito musicale, Chitarra Mandolino.
Federico Berti
“Posillipo”
Tarantella per
chitarra e mandolino
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Mandolino e Chitarra, questa la dedico alla regina della tarantella, Maristella Martella. La musica racconta, senza parole, la leggenda della presunta tomba del poeta Virgilio, di cui si narra che il governatore spagnolo avesse proposto la traslazione dal sito di Posillipo, e che il popolo di Napoli avesse in quell’occasione opposto fiera resistenza. Nessuna evidenza storica e molta ironia, già dei francesi si raccontava la medesima storia, quando nel ‘300 Roberto d’Angiò sottrasse (così vuole il racconto popolare) le ceneri del mago mantovano per scoraggiarne il culto, in quanto considerato decisamente pagano e per questo inviso al clero. Nessuna evidenza storica, i contemporanei di Virgilio ne collocano altrove la sepoltura, i monaci del vicino convento si prendono gioco della leggenda in un’iscrizione del XVI secolo e trecento anni più tardi Giacomo Leopardi, immaginandosi a colloquio con Roberto d’Angiò, liquiderà la superstizione popolare della galleria scavata a Posillipo dal mago in una sola notte, con una battuta salace: non mi risulta che Virgilio fosse uno spaccapietre. La leggenda tuttavia ricorre continuamente ancora oggi nella quasi totalità delle guide turistiche e trova anche testimoni illustri nel passato: nel libro “Le vie delle fiabe”, ho dedicato unl capitolo per l’appunto al Pentamerone di Basile e la sua favola che rimanda all’orco di Posillipo, la grotta alle pendici della montagna col ‘cappello fra le nuvole’. Vera o non vera, questa storia evidentemente significa molto per Napoli se ancora oggi se ne parla. Nella musica ho inserito qua e là note di caccia, a simboleggiare il popolo napoletano che si raccoglie intorno al mausoleo ogni volta in cui lo vede minacciato, in ogni secolo, e due parti rispettivamente ‘alla spagnola’ e ‘alla francese’ per ironizzare su questa disputatio che forse oggi può suonare surreale, ma se si trascina da un millennio e spinge persino dei frati, in piena Controriforma, a scolpire nella roccia il loro modesto parere, un motivo ci sarà.