Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

L’Ultimo Koala. Favola, poesia. Storie di animali.

L’Ultimo Koala

di Federico Berti

“Quanta malinconia!” confidò in pianto
un giovane koala al roditore
che indifferente gli passava accanto.
“Per la tristezza mi si strazia il cuore!
Lo vedi? E’ in fumo tutta la foresta,
un grande fuoco purificatore.
Vado pensando al tempo che mi resta,
l’albero che mi dava nutrimento
la viva fiamma a divorar si appresta.
Ma quel che più alimenta il mio sgomento
è d’una stirpe che fu molto antica
sentirmi il solitario monumento.
Natura ostile, che ti fingi amica
per poi tradir l’amor della tua prole,
e il cuore suo gettare nell’ortica!”
Il roditore, a udir quelle parole,
ristette a meditar qualche secondo,
tra i carboni cercando le nocciole.
Poi disse: “Con franchezza ti rispondo,
dov’eri tu, quando la bestia nera
bruciava quel che resta del tuo mondo?”.
Ingenua la risposta, ma sincera:
“M’ero assopito dopo il desinare
sull’eucalipto da meriggio a sera”.
Severo l’altro: “Non ti lamentare
se ti contenti a bivaccar sul ramo,
la tua indolenza è un infruttuoso affare!
Avessi catturato il pesce all’amo,
per impedirgli il folle suo disegno,
tu non avresti di che far reclamo”.
Una morale ad insegnar m’ingegno:
difendi i tuoi doveri e i tuoi diritti
datti da far, se ne vuoi esser degno.

Il Koala viene dichiarato ‘funzionalmente estinto’, nel senso che sono in pochi gli esemplari per garantire continuità alla specie e per mantenere una buona variabilità genetica. Tra le possibili cause, oltre al riscaldamento globale del pianeta, si parla della deforestazione selvaggia intrapresa dal governo australiano in questi ultimi anni, il disboscamento della Tanzania, del Borneo e di quelle regioni che erano l’habitat naturale del koala. l’Unesco mette sotto accusa l’Australia, il WWF e le associazioni ambientaliste lanciano l’allarme, qualcuno si mette a piantare eucalipti proprio per salvare questo piccolo marsupiale dall’estinzione. Come sempre, il bestiario prende spunto da un evento reale per poi trasfigurarlo nel racconto. In particolar modo, una critica verso chi trova comodo lamentarsi a parole, ma nei fatti non muove un dito per cambiare lo stato delle cose. Ecco, l’indolenza e la pigrizia degli indifferenti, che proprio come fa il koala, dormono per la maggior parte del loro tempo digitando come sonnambuli sui loro dispositivi discorsi a vuoto.

Condividi