Continuo a ricevere in questi giorni commenti da parte di amici e conoscenti che riportano pagine di giornali in cui si lamentano violenze da parte di gruppi antifascisti in piazza al comizio di questo o quel gruppo eversivo di estrema destra. Spazio pubblico o visibilità mediatica a gruppi che si richiamino al fascismo in modo così esplicito e diretto come fanno Casa Pound, Forza Nuova, Lega e Fratelli d’Italia, non dovrebbe essere mai concesso da parte della pubblica sicurezza. Non serve far barrare caselle per dichiarare che in quel giorno non si farà propaganda fascista: il partito cui si sta dando spazio ha una storia che rifiuta di abiurare, quindi in Italia è illegale concedere le piazze a questi loschi figuri. Non è un problema politico, ma di legalità. Il fascismo non è un’idea.
Chiarito il punto di partenza, rimane un secondo problema: la libertà di riunirsi e manifestare il proprio dissenso a un comizio pubblico, in modo non violento, non può essere violata. Se questo avviene, quando per esempio si crea un blocco stradale a migliaia di persone che vanno a contestarne un centinaio, si sta provocando apertamente una folla numerosa, si sta reprimendo una maggioranza e quel che è peggio, si stanno proteggendo i fascisti; naturale che la tensione salga e possano verificarsi episodi violenti. Conosciamo da tempo la dinamica dello scontro ‘false flag’. Si infiltrano provocatori per giustificare l’intervento delle forze di polizia e partono le cariche contro tutti i manifestanti. Se la polizia difende i fascisti, gli antifascisti devono difendersi da soli.
Detto questo la pubblica sicurezza non doveva concedere quella piazza, le forze dell’ordine non dovevano ostacolare il corteo pacifico e anche qualora la violenza fosse partita da un gruppo isolato di manifestanti, l’intervento si sarebbe dovuto rivolgere contro quelli e non contro l’intero corteo. E’ la politica a dover dare un indirizzo alla forza pubblica, quindi responsabile delle violenze rimane a parere di molti l’amministrazione di Bologna, colpevole di aver protetto, dall’alto del suo scranno ‘cerchiobottista’, un personaggio come Roberto Fiore che se non si trova in galera è soltanto perché le sue condanne sono cadute in prescrizione e la signora Albione non lo ha estradato quand’era il momento.
Un po’ come nella favola dei tre cani che si litigano l’osso di prosciutto, a farne le spese non è mai il prepotente, se chi dovrebbe vigilare sull’ordine pubblico finisce per schierarsi dalla sua parte e non dalla parte della giustizia. Qui sotto un po’ di rassegna stampa, ho inserito anche articoli di parte non sospetta, che puoi confrontare con gli altri. Ognuno di noi è roccaforte. Il fascismo non è un’idea.
Rassegna stampa
Redazione, ‘Bergamo News’, 11 Febbraio 2012, Casa pound, scontri fra polizia e centro sociale. Una cinquantina di militanti fascisti commemora a piazzale Alpini i martiri delle foibe. Cori contro dai circa 200 giovani dei centri sociali, poi i lanci di bottiglie, fumogeni, sanpietrini e lo scontro con la polizia. Sette feriti lievi, sei poliziotti.
Matteo Pucciarelli, ‘La Repubblica, 1 Febbraio 2016, La polizia “promuove” CasaPound: “La violenza? Colpa dei centri sociali”. In un’informativa della direzione centrale alla magistratura il gruppo neofascista “tutela le fasce deboli, difende l’occupazione”. Gli scontri di cui l’associazione si rende protagonista sono da incolpare “all’antifascismo militante”
Thomas Mackinson, ‘Il Fatto Quotidiano’, 1 Febbraio 2016, CasaPound, informativa della Polizia assolve i neofascisti: “Violenza è colpa dei centri sociali”. Un’informativa della Direzione centrale della Polizia alla magistratura descrive il gruppo neofascista tra “motoclub e gruppi immersioni”. Gli scontri? Colpa “all’antifascismo militante”. L’occupazione di immobili privati diventa una battaglia meritoria a tutela delle fasce deboli. Ecco il documento che promuove l’ultradestra.
Giovanni Stinco, ‘Miccia Corta’, 17 Febbraio 2018, Bologna, la polizia difende il comizio di Forza Nuova e picchia gli antifascisti. Cortei e sit-in pacifici di movimenti, associazioni, studenti e centri sociali contro il comizio di Forza nuova caricati per tutto il giorno dalla polizia. In presidio anche Pd e Leu, Cgil e Libera
s.a., ‘The Globalist’, 29 aprile 2019, Casapound di Viterbo difende gli stupratori: “saranno scagionati”. I neofascisti si dicono ‘certi’ che “le prove in mano agli avvocati scagioneranno i nostri ragazzi”. Nel frattempo, lo sdegno politico arriva anche da personaggi di solito vicini, come la Meloni e Salvini
Redazione Roma, ‘Italia Oggi’, 23 Maggio 2019, Genova, scontri al comizio di Casapound. Manganellato un cronista. La Genova antifascista protesta contro il comizio organizzato dal movimento di estrema destra. Un gruppo di attivisti è partito all’attacco”. La polizia ha risposto con manganellate e lacrimogeni. Stefano Origone, cronista di Repubblica è stato ripetutamente colpito con manganellate e calci