Edward Bernays il teorico della menzogna lecita

Edward Bernays il teorico della menzogna utile. Rivoluzione interiore

Edward Bernays
teorico della menzogna utile

Tratto da Federico Berti
Rivoluzione interiore

“L’impiego consapevole della menzogna e della disinformazione da parte della propaganda veniva proposto da Edward Bernays1 nel 1928 come uno strumento positivo, utile a educare le masse nell’interesse della minoranza che deteneva il potere, in modo tale da minimizzare l’uso della coercizione fisica prevenendo il dissenso prima ancora che si manifestasse. Il noto pubblicitario e machiavellico spin doctor di origine viennese, era convinto che l’uso di simboli, immagini, la diffusione di false notizie, l’associazione di determinati prodotti a valori positivi indipendentemente dalle forzature semantiche, l’uso di personaggi famosi come testimonial, la creazione di un senso di urgenza nell’acquisto di un prodotto o servizio2, fossero strategie moralmente ed eticamente ineccepibili. Arrivò a pagare gli psicologi per dire che un certo prodotto fosse una cosa buona fingendo poi che quelle raccomandazioni provenissero da ricerche indipendenti, organizzava apposta le sfilate di moda nei grandi magazzini e pagava le celebrità per indossare quegli stessi capi di abbigliamento. Le spregiudicate strategie di Bernays vennero già allora duramente criticate da Walter Lippmann3, che al contrario vedeva nella manipolazione e nella colonizzazione dell’immaginario da parte della propaganda un pericolo per la democrazia, poiché minava seriamente la capacità di ideazione del singolo individuo ostacolandolo nella libera partecipazione alla vita politica del suo paese: l’opinione pubblica, ha bisogno al contrario di persone informate e dunque è necessario vigilare sull’informazione, sull’abuso della propaganda, per non incorrere nel pericolo di una deriva autoritaria.

Tratto da F. Berti, Rivoluzione interiore.

Note

  • 1Edward Bernays, Propaganda. Della manipolazione dell’opinione pubblica in democrazia, Bologna, Fausto Lupetti Editore, 2008:19281. “Se vogliamo capire il meccanismo e le motivazioni della mente di gruppo, non è forse possibile controllare le masse secondo la nostra volontà, a loro insaputa? La recente pratica di propaganda ha dimostrato che è possibile, almeno fino a un certo punto ed entro certi limiti”.
  • 2Anthony Pratkanis paragona i metodi di Bernays a quelli in uso nella pubblicità e nella propaganda contemporanea. L’età della propaganda. Usi e abusi quotidiani della persuasione, Bologna, Il Mulino, 2003.
  • 3Si rimanda all’ormai storico contributo di Walter Lippmann sui temi della propaganda, L’opinione pubblica. Ivrea, Edizioni di Comunità, 1964:19221.

Tratto da Federico Berti
Rivoluzione interiore


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