Veneti profughi dal Medioriente? Il mito di Antenore e Diomede.

Gerard Capdeville, Diomede e Antenore rivali letterari e ideologici di Enea

Diomede e Antenore
rivali letterari ed ideologici di Enea

129-1/2017, Magno e Latio totaque Ausonia
Etnografia virgiliana e Italia augustea – Varia

di Gérard Capdeville
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  • In questo interessante articolo di Geràrd Capdeville, disponibile sull’Open Journal, l’analisi di un mito eponimo alternativo alla dottrina leghista della Padania celtica, un antidoto alle ampolle di Pontida e al delirio sovranista dell’italianità legittimata dal sangue di Giulio Cesare. L’articolo riporta un ciclo epico risalente al secolo di Virgilio, nel quale si vanta un’origine troiana di alcune tra le più importanti città venete, in modo particolare Padova e Mestre. Antenore e Diomede sarebbero secondo l’epica latina i progenitori dei Veneti, in fuga dall’incendio di Troia. Profughi dal Medio Oriente, insomma, proprio come gli antenati dei Romani. L’autore dell’articolo prende in esame le fonti e le analizza con cura. Bisognerebbe farlo leggere al Generale Vannacci.

Abstract

Se l’Eneide di Virgilio è senza dubbio il poema maggiore della sua epoca e il gioiello della « comunicazione » augustea, altre epopee sono state composte nello stesso momento con orientamenti diversi. Possiamo evocarne almeno due, che hanno lasciato qualche traccia : Iullus Antonius, uno dei figli del triumviro, scrisse in onore di Diomede un poema eroico in dodici libri – come l’Eneide –, nel quale l’eroe, giunto sulla costa orientale dell’Italia dopo un naufragio, fondava la città di Adria e conosceva l’apoteosi, richiamo alla tradizione greca di fronte all’ideologia ufficiale che esaltava la tradizione troiana ; in una prospettiva opposta, un certo Largus, probabilmente un etrusco oriundo del Veneto, cantò le gesta di Antenore, un troiano fondatore di Padova; il parallelismo della sua leggenda con quella di Enea e dei suoi discendenti consentiva di sottolineare le affinità fra la città veneta e Roma.

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