L’angelo
caduto

L’ospedale fantasma n.36

Romanzo di Federico Berti
FANTASCIENZA ITALIANA
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L’ospedale è tornato alla normalità, l’androide responsabile della rivolta è stato smontato e rimesso negli scatoloni per consegnarlo al laboratorio di ricerca, vogliono capire se il sistema di auto-apprendimento lo stesse portando a sviluppare una propria volontà, un’anima indipendente dalle leggi della robotica. Il mistero dell’architetto è risolto, ma ancora un’ultima domanda è priva di risposta. Qui sotto puoi leggere qualche brano dall’episodio, per seguire tutto il romanzo dal’inizio, senza pubblicità e senza interruzioni, puoi acquistarlo qui.

RITORNO AL MONDO NUOVO

E’ stato un glorioso ospedale, il Barbacani di Lolliano. Nato dal lascito di un benefattore, poi incorporato nel servizio sanitario nazionale e al disfacimento di questo ritornato in mano alle aziende, la gestione criminale Domoticart lo aveva trasformato in un desolante carcere giudiziario, dove una minoranza di criminali teneva in ostaggio quei poveretti che non potevano permettersi le cure a pagamento. Con la ristrutturazione, il consiglio d’amministrazione aveva ridotto personale e servizi affidandosi a macchine senz’anima, usavano i dati sensibili dei ricoverati per le loro analisi di mercato, vendevano i dati alle grandi compagnie di comunicazione guadagnando milioni sulla sofferenza degli innocenti. Una trappola per topi insomma, un paradiso artificiale in cui lo spazio veniva costantemente adattato alle persone che l’abitavano e cambiava di giorno in giorno… (Continua)

LA DANNAZIONE DEL LABIRINTO

Una sola cosa quegli assassini non avevano previsto, l’inverosimile caccia al tesoro che prima di morire quell’uomo era riuscito a mettere in scena, sulle tracce della donna scomparsa nella tormenta è riuscito a risucchiare persino me; non ero che un piccolo editore allora, avevo messo insieme un discreto capitale con l’editoria pornografica e grazie a quella sostenuto pubblicazioni d’infima qualità, dal manuale di giardinaggio alle ricette per cucina, dai ciarlatani della cartomanzia agli spartiti musicali. L’operetta dell’amico Lucrezio m’aveva dato l’opportunità di supportare per la prima volta una produzione senza preoccuparmi dell’esito: avevo intuito che dietro al manoscritto si nascondeva una storia da raccontare ai posteri e l’avevo pubblicata senza pensarci due volte, troppo tardi purtroppo. Non sono riuscito a risparmiargli il supplizio.

Lucrezio Coppola è morto, la sua dannazione ricade sul mio capo: nel castello dei sogni proibiti hanno rinchiuso me. Quell’uomo dal multiforme ingegno aveva previsto tutto, per lui ero il bug da iniettare nel sistema, la scintilla impazzita che avrebbe messo in contraddizione l’algoritmo facendo implodere l’apparato repressivo della struttura. Così è stato, soggiornando nell’istituto mi sono accorto dei numerosi rimandi tra il manoscritto e quella realtà distorta; la sola copia rimasta del suo testamento era proprio lì dentro, nei sotterranei della biblioteca, l’ho raccolta, frammentata, divulgata al vasto pubblico servendomi delle stesse macchine che avrebbero dovuto impedirlo. (Continua)

LA MORTE DELL’ANGELO

Solo un particolare continua a non tornarmi, il comportamento irragionevole degli androidi l’altra notte. Di buon’ora ho trovato un giornale sul tavolo della mensa, l’edizione locale del quotidiano riporta un lungo servizio con tanto di interviste a docenti dell’ateneo bolognese, riguardo all’intelligenza artificiale: se un androide possa imparare da sé stesso al punto da sviluppare un’anima, un arbitrio, una coscienza. Non ho letto novità particolari a riguardo, nulla che non avessi già pubblicato vent’anni fa quando in America uscivano capolavori come il Neuromante di William Gibson e davano in cineteca il Metropolis di Fritz Lang restaurato ad arte. Roba vecchia penso tra me, solo che allora la vendemmo come fantascienza, adesso è spaventosa realtà: dal sottomarino di Giulio Verne all’Uboot di Adolf Hitler, l’immaginazione anticipa la vita, le spiana la strada. (Continua)

Laureato al Dams di Bologna con una tesi sulla narrazione, Federico Berti è dal 1994 cantastorie, artista di strada, uomo orchestra, romanziere, scrive libri e incide musica. “L’Ospedale Fantasma” è stato pubblicato per la prima volta a puntate su questo sito.

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FANTASCIENZA
ITALIANA

La distopia tecnologica in un romanzo
ambientato sull’appennino bolognese
che racconta una realtà inquietante
sospesa tra presente, passato e futuro

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Romanzo di fantascienza. Qualsiasi riferimento a fatti, personaggi o cose realmente esistenti è del tutto casuale. Cyberpunk, satira sulla crisi del welfare. Seguito ideale di una storia iniziata col “Boia dell’Alpe”, thriller italiano che puoi trovare qui . Scarica il libro in epub, kindle, mobi, pdf oppure leggi la prima stesura su questo sito.